Cronaca

Piscina senza pace, gli utenti
a confronto con il Comune

Lungo confronto sui problemi della piscina comunale, ieri pomeriggio a SpazioComune, un’iniziativa dell’assessore allo sport Luca Zanacchi, che in queste prime settimane di riapertura degli allenamenti  agonistici ha dovuto fronteggiare una serie di critiche da parte degli utenti, in particolare i genitori di bambini e ragazzi, ma anche degli utenti del nuoto libero.

Acqua fredda, impianto di aerazione non funzionante, spogliatoi sporchi, docce sporche. E poi spazio in acqua ridotto al minimo, anche 13 – 15 ragazzi per corsia, con cambi di orario rispetto a quanto prospettato a inizio ottobre e conseguenti disagi organizzativi per le famiglie.

Insomma gestore nuovo (Forus, al suo secondo anno a Cremona), ma problemi vecchi, ereditati da Sport Management ma risalenti anche ad un passato ben più lontano, quanto era la Fin a gestire l’impianto.

Davvero tante le criticità emerse, anche da parte delle società canottieri a cui tuttavia non era dedicato l’incontro, circostanza questa che ha fatto levare la protesta di alcuni di loro, come Maurilio Segalini (Bissolati).

Il problema dell’acqua fredda è esploso la scorsa settimana, con la discesa delle temperature, acqua intorno 25 gradi e bambini tornati a casa con le labbra viola e in qualche caso con la febbre. Il problema dovrebbe essere stato risolto, ha spiegato Zanacchi: inizialmente infatti c’era stato un intervento di A2A, la società che gestisce il teleriscaldamento, alla sottocentrale che fornisce non solo l’impianto ma anche buona parte del quartiere Po e questo potrebbe aver comportato cali di temperatura. “Il problema è stato risolto per quanto riguarda le competenze di A2A”, ha chiarito Zanacchi, lasciando intendere che se ci fossero ulteriori abbassamenti di temperatura sarebbe Forus a doverne rispondere. Altro problema riscontrato dai genitori – molte le mamme presenti – è la difficoltà a relazionarsi con la direzione e ottenere risposte.

Sollevato anche il problema dei contratti offerti al personale, che non sarebbero in regola, e chiesti dei controlli a sorpresa nella struttura.

Cruciale è poi la questione degli spazi acqua. Forus quest’anno ha ridotto le corsie disponibili: 350 ore per il nuoto agonistico, 110 per la pallanuoto, 50 per i sub. Questa la disponibilità di spazi acqua a costi invariati, ma le richieste delle società hanno sfiorato le 600 ore, 595 per l’esattezza. Ulteriori spazi extra budget potrebbero essere concessi da Forus, ad un costo di 25 euro più Iva all’ora, ma il timore è che il gestore non sia interessato a metterli a disposizione, dal momento che per contratto può organizzare attività in proprio (acquagym ad esempio) negli altri spazi.

Risultato: troppe persone per corsia, con difficoltà di allenamento per i più piccoli, figuriamoci per adulti e ragazzi e, al momento, corsie vuote a lato. Da più parti si è levata la richiesta al Comune di apportare modifiche al contratto in essere, tenendo conto che pur sempre si tratta di un servizio pubblico.

  1. E non sono mancate le critiche, ancora una volta come sei anni fa, alla scelta originaria compiuta dall’amministrazione comunale nel 2017, quell’affidamento 25ennale a un gestore privato, a cui viene dato  un contributo fisso annuale per gestire la struttura, in cambio di una serie di lavori straordinari, per ora però rimasti solo sulla carta.gb

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