Cronaca

Liste di attesa, Asst: necessaria
la riorganizzazione del lavoro

Migliora, almeno parzialmente, la situazione delle liste d’attesa sul territorio cremonese: il dato emerge da un’inchiesta realizzata da Mondo Padano sul tema della sanità. Secondo gli ultimi dati resi disponibili da Asst, alcune specialità prevedono liste d’attesa piuttosto brevi, mentre per altre, specialmente quelle legate alle prestazioni di radiologia, i tempi sono ancora lunghissimi, a causa dell’annosa carenza di personale.

Secondo Asst Cremona, entro ottobre è possibile ottenere una visita dal chirurgo vascolare, dall’endocrinologo e dallo pneumologo, mentre per il neurologo si dovrà aspettare novembre (dati riferiti alle prestazioni programmabili, nrd). Per una visita fisiatrica, otorinolaringoiatrica e dermatologica si va a dicembre, mentre l’ecografia addominale non si potrà eseguire fino alla fine di gennaio.

Dall’approfondimento di Mondo Padano, emerge anche come l’azienda stia lavorando per migliorare la situazione. Lo ha raccontato la dottoressa Federica Pezzetti, responsabile della gestione Operativa dell’Asst di Cremona, che dal post-covid ha messo in campo moltissime prestazioni aggiuntive proprio allo scopo di ridurre le liste d’attesa. Ma non è tutto: per riuscire a far fronte a problematiche annose come questa, la necessità è quella di cambiare il sistema.

Per la dottoressa Pezzetti è quindi fondamentale “puntare più sull’appropriatezza, ossia andare a togliere risorse su prestazioni inutili e metterle dove servono”. In questo percorso, diventa essenziale il coinvolgimento dei medici di base. Perciò si rivela importante il passaggio della medicina territoriale da Ats ad Asst, avvenuto a inizio ottobre, e che potrà portare a una migliore comunicazione tra ospedale e territorio, in modo che vengano chieste le prestazioni giuste al momento giusto.

Ai medici ospedalieri verrà invece chiesto che, dopo un primo accesso del paziente, si occupino della presa in carico diretta: dovranno essere loro, in sostanza, a fare le prescrizioni per le visite successive, in modo che per il paziente abbia fin da subito la certezza dell’appuntamento. Questo eviterà ulteriori passaggi con i medici di base, e velocizzerà il tutto.

Per ottenere questo risultato, è in corso anche un importante lavoro con il Cup, che verrà aggiornato con nuovi sistemi informatici in grado di gestire in autonomia questo tipo di partite. Si lavora anche sul fronte del Pronto Soccorso, con un’operazione denominata “Rientro post-pronto soccorso”: laddove non sia urgente una prestazione, durante la gestione dell’urgenza, essa può diventare una prestazione ambulatoriale, chiedendo al paziente di tornare nei giorni successivi per fare la visita di cui ha bisogno.

Laura Bosio

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