Cronaca

Traffico internazionale di droga,
ultimo colpo a gruppo criminale

Una serie di sequestri di beni mobili e immobili, eseguito in Albania, è stato l'epilogo di una lunga e complessa indagine portata avanti dalla Guardia di Finanza di Brescia che ha portato allo smantellamento di un'organizzazione criminale ramificata anche nel Cremonese, dedita al traffico internazionale di stupefacenti.

Atto finale della maxi operazione della Guardia di Finanza che ha portato allo smantellamento di un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di stupefacenti, ramificata anche nel Cremonese, dove nel corso dell’indagine era stata individuata una vera e propria raffineria di cocaina. A segnare l’epilogo è stato il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Brescia insieme al Servizio Centrale d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata (Scico), che in collaborazione con le autorità albanesi hanno eseguito, in Albania, il sequestro preventivo di 5 immobili, 5 società individuali e quote societarie di un azienda operante nel settore dei carburanti, 3 autoveicoli ed un peschereccio il tutto per un valore di oltre 3 milioni di euro.

Proprietari alcuni dei soggetti indiziati di appartenere all’associazione per delinquere in questione. L’ordinanza di sequestro è stata emessa dal Tribunale Speciale di Primo Grado per la Corruzione e la Criminalità Organizzata di Tirana.

Per portare avanti l’operazione era stata creata una Squadra Investigativa Comune (Sic) sottoscritta tra la Procura della Repubblica di Bergamo e la Spak di Tirana, che aveva già portato, lo scorso 26 gennaio 2023, all’esecuzione di 43 misure cautelari personali, al sequestro di oltre 120 kg di cocaina, 15 kg di eroina purissima, 129 kg di marijuana e 92 kg di hashish. La task force si è avvalsa della collaborazione dell’Europol, del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicureza in Albania, della Direzione Centrale della Polizia Criminale, del progetto unionale “Instrument for Pre-Accession Assistance” per i Paesi dei Balcani e della
Direzione Centrale Servizi Antidroga, che ha permesso di svolgere investigazioni simultanee e congiunte in territorio italiano ed albanese, nell’ambito di missioni internazionali in cui gli investigatori dei due Paesi hanno operato.

Il gruppo criminale trafficava in eroina pura al 90%, che veniva poi lavorata, per la successiva “distribuzione alla clientela”, in due raffinerie dell’organizzazione (sottoposte a sequestro da parte degli inquirenti) ubicate in provincia di Cremona e Milano. Quella di Cremona si trovava a Castelverde, ed era stata scoperta nel 2017, quando i Carabinieri, facendo irruzione, avevano trovato  30 chilogrammi di sostanza da taglio, una pressa idraulica per il confezionamento dei panetti di droga oltre a frullatori e setacci per il taglio dello stupefacente e 4,6 chili di eroina purissima. Le successive indagini hanno consentito di far emergere come quella fosse solo la punta dell’iceberg di un’organizzazione strutturata e pervasiva. Tra gli altri business, quello della cocaina, che veniva importata dall’Olanda in doppifondi elettronici appositamente ricavati sui mezzi gommati utilizzati per il trasporto, nonché la marijuana, i cui semi venivano importati in Italia per la coltivazione in loco in due serre create all’interno di altrettante cascine in provincia di Mantova e Modena.

LaBos

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...