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Caso Shibli, l’ira di Orsini: “Su scrittrice palestinese fiera Francoforte tocca il fondo”

(Adnkronos) – “Il caso della scrittrice palestinese Adania Shibli conferma che l’Unione europea non è la culla della libertà come vorrebbe far credere. La fiera di Francoforte si era già umiliata censurando Carlo Rovelli. Oggi sceglie di toccare il fondo e di scavare con le braccia a mulinello”. A dirlo all’Adnkronos è il professor Alessandro Orsini, commentando il premio negato alla scrittrice palestinese Adania Shibli, che l’autrice avrebbe dovuto ricevere durante Fiera del Libro di Francoforte. “Ho l’impressione -prosegue Orsini- che la Germania non abbia ancora fatto pienamente i conti con il suo passato autoritario. Un tempo discriminava gli ebrei, oggi discrimina i palestinesi. Ma, sotto il profilo sociologico, è sempre discriminazione verso le minoranze etniche e religiose”.  

Per il professore, la cui presenza alla Fiera del Libro di Torino fu al centro di un caso controverso lo scorso anno nel pieno della guerra Ucraina-Russia, poi chiarito dal direttore Nicola Lagioia, “l’intolleranza della classe dirigente tedesca è dura a morire ed emerge periodicamente come un fiume carsico. La Fiera di Francoforte ci fa vergognare. Esprimo la mia solidarietà a Adania Shibli e a tutti i palestinesi ingiustamente discriminati in Europa sotto la presidenza di Ursula von der Leyen, la peggiore di sempre”, conclude Orsini. 

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