Cultura

"Un cremonese di 2mila anni
fa e la sua casa" a San Lorenzo

Il Museo Archeologico partecipa all’importante ciclo di conferenze Archeologia tra Adda e Mincio. Scoperte e prospettive, promosso dal Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano con il patrocinio della Provincia di Cremona e realizzato grazie alla collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova e i musei del territorio.

Oggi, al Museo Archeologico di San Lorenzo, Nicoletta Cecchini, funzionaria di zona della Soprintendenza, e Marina Volonté, Conservatrice del museo, hanno tenuto una conferenza dedicata ai ritrovamenti della “domus dei Candelabri dorati” di via Colletta, intitolata “Un Cremonese di 2.000 anni fa e la sua casa”.

“In questa conferenza – ha dichiarato Nicoletta Cecchini – ci siamo voluti concentrare soprattutto sugli aspetti che riguardano il carattere e i gusti del proprietario della domus di via Colletta, perché da come sono decorate le case e da quali scelte fanno le persone, noi possiamo capire meglio i loro gusti e il loro carattere. Quindi ci sentiamo più vicini a questi personaggi che hanno vissuto più di duemila anni fa”.

“Dal 2016 – ha spiegato Marina Volonté – abbiamo potuto rinnovare l’allestimento del Museo Archeologico di Cremona esponendo una parte delle strutture di questa domus, trovate appunto nello scavo. In particolare abbiamo i resti di due pavimenti e di un muro che si è conservato e che è stato anche un’impresa piuttosto complessa portare al museo. Inoltre, valorizzati dalla recente mostra Pictura tacitum poema, stiamo esponendo alcuni frammenti di intonaco dipinto che sono stati restaurati per la mostra e che dalle prossime settimane potremo ammirare al museo”.

Mauro Maffezzoni

 

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