Cronaca

Quadreria ospedale e Fondo Azzolini
conservati nella Pinacoteca Civica

Sono oltre cento le opere d’arte che l’Asst di Cremona affida alla Pinacoteca, per restituire alla città una parte importante del patrimonio culturale cremonese, donato dai tanti benefattori che nel tempo hanno sostenuto l’ospedale.

Tramite un accordo di comodato, l’istituzione sanitaria trasferirà all’ente museale i beni culturali destinati all’ospedale di Cremona sotto forma di donazioni, lasciti testamentari o acquisizioni che saranno conservati a palazzo Affaitati. Lo scopo è la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, per salvaguardarne l’integrità, favorirne la conoscenza e la valorizzazione, rendendoli se possibile fruibili dalla comunità.

Verrà a breve formalizzata l’acquisizione del fondo donato da Lidia Azzolini, importante storica dell’arte cremonese e autrice di numerose pubblicazioni dedicate alle opere e ai palazzi nobiliari più rilevanti del territorio.

Venuta a mancare nel gennaio 2019, ha destinato parte dei suoi averi all’Asst di Cremona, tra cui una ricca collezione di beni artistici di sua proprietà che conta oltre ottanta pezzi. Si tratta di dipinti, sculture, miniature, incisioni, litografie e oggetti di antiquariato, cui si aggiungono importanti pubblicazioni di storia dell’arte.

Conservare le opere in Pinacoteca è un gesto di cura e rispetto verso la donatrice e la sua collezione, che in questo modo non viene smembrata.

La scelta di stipulare un comodato d’uso effettuata dall’Asst s’inserisce in un’operazione più ampia, che comprende la quadreria dell’Ospedale. Si tratta di una serie di 32 opere derivanti da acquisizioni dirette o donazioni avvenute nel corso dell’attività istituzionale e scientifica dell’ente.

I dipinti – i più antichi risalgono alla fine del XIV secolo – raffigurano i benefattori dell’ospedale, dalle storiche famiglie nobiliari cremonesi a privati, probabilmente commissionati dalla stessa istituzione a seguito d’importanti donazioni.

Ventinove sono destinati alla pinacoteca, altri tre – tra cui il ritratto raffigurante Antonio Cavalcabò – rimarranno all’Ospedale di Cremona e saranno esposti negli ambienti della direzione generale, per essere successivamente trasferiti nel nuovo ospedale. Un modo per creare un ponte tra le due epoche.

“Siamo lieti di poter ospitare la serie dei donatori dell’ospedale”, afferma Mario Marubbi, Conservatore della Pinacoteca “Ala Ponzone” di Cremona.

Quindi aggiunge: “Si tratta di un’importante memoria della storia della città, che trova nel museo cittadino la sua collocazione più opportuna. Per quanto attiene la collezione di Lidia Azzolini, ritengo importante che non vada dispersa, poiché rappresenta un interessante sguardo sull’arte del Novecento da parte di una delle figure più interessanti di quel periodo. Attenta e curiosa del mondo artistico locale (e non solo), attraverso le opere raccolte Lidia Azzolini ci offre un interessante spaccato del collezionismo cremonese del Novecento e una scelta rappresentanza degli artisti da lei amati. Sarà nostra cura dare visibilità a questa collezione con una mostra temporanea che potremo allestire l’anno prossimo”.

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