Cronaca

Pizzetti: "Riqualificare la statale
per Mantova? Un'illusione"

AUTOSTRADA CREMONA - MANTOVA. Ieri il confronto tra diversi esponenti Dem e gli ambientalisti promosso dal circolo on line "Ecologisti Integrali". L'ex parlamentare gela le aspettative dei Comitati dopo l'incontro con Fontana. Carra (Pd Mantova): "La destra su questo argomento tiene i piedi in sei scarpe". Tutti d'accordo: prima del 29 novembre chi governa la Regione dovrà prendere una decisione politica

Entro il 29 novembre Regione Lombardia  dovrà dire se intende avviare seriamente una concertazione con il Governo per riqualificare la statale Cremona – Mantova “stile Paullese” (ossia con due corsie per senso di marcia), oppure se ha trovato il “soggetto terzo” (un fondo?) di cui si parla da qualche tempo come disponibile a finanziare in parte l’autostrada tra i due capoluoghi della bassa Lombardia.

E’ questa la sollecitazione arrivata da diversi esponenti del Pd durante l’incontro organizzato da Giancarlo Storti del circolo Pd online “Ecologia integrale”  intitolato a Laura Conti,  lunedì sera, sulla piattaforma Zoom e che ha visto gli interventi tra gli altri, di Luciano Pizzetti, Marco Carra, Matteo Piloni, Giuseppe Torchio, a confronto con Cesare Vacchelli del Comitato contro l’Autostrada e Ezio Corradi, Coordinamento comitato ambientalisti Lombardia.

La data del 29 novembre è quella dell’udienza del Tar sul ricorso promosso da Stradivaria nei confronti di Aria (concessionaria regionale) per il trasferimento del progetto dell’autostrada dall’uno all’altro soggetto.

“La Regione deve uscire dall’ambiguità”,  hanno detto Piloni e Carra, quest’ultimo ancora più netto nel buttare la palla nel campo del centrodestra: “Noi non possiamo togliere le castagne dal fuoco alla destra. L’autostrada è regionale e la responsabilità è in capo alla destra che però in questa vicenda tiene i piedi in sei scarpe” e in buona sostanza, illude i comitati sulla percorribilità di una strada alternativa come la riqualificazione della statale con fondi Anas.

La serata era cominciata con l’intervento di Cesare Vacchelli, portavoce del comitato del No, che chiede appunto la riqualificazione della strada esistente. Riepilogati tutti i motivi per cui l’autostrada è da bocciare (tra gli altri: lievitazione dei costi; progressivo ostruzionismo dell’Austria al passaggio di mezzi pesanti dal Brennero; livelli di traffico insufficienti per giustificare l’investimento; grave situazione di inquinamento da traffico) il Comitato conta molto sulle aperture ottenute nell’ultimo incontro con la Regione.

A Vacchelli ha risposto Luciano Pizzetti: “Io non sono innamorato dell’autostrada. In tutti questi anni abbiamo cercato di capire cosa ci fosse di alternativo, ma la verità è che da parte dello Stato non c’è disponibilità a investimenti diretti”. E se anche questa possibilità ci fosse, “la riqualificazione in sede della statale non risolve il nodo strategico, ossia il collegamento veloce tra Cremona e Mantova; avrebbe un costo rilevante ma sarebbe inefficace”. Pizzetti ha poi ricordato il percorso non semplice con cui durante il mandato da parlamentare e sottosegretario, ha favorito l’arrivo sul territorio dei fondi per il nuovo ponte di Casalmaggiore, per quello di san Daniele, e da ultimo per il raddoppio ferroviario, già a buon punto per il tratto Piadena – Mantova e con buone prospettive per il Cremona – Codogno:  che sia Anas o Rfi, i soldi sono sempre dello Stato ed è da escludere che ne arrivino altri per un’infrastruttura concepita 20 anni fa come regionale, proprio per bypassare il problema dei finanziamenti statali e con la prospettiva di un ritorno economico grazie ai pedaggi.

“Se lo Stato trovasse le risorse per realizzare una strada a scorrimento veloce, io sarei ben felice”, ha aggiunto,  “ma penso che non succederà”, citando poi le traversie che sta incontrando il cantiere ormai più che decennale della Paullese. Dunque un’autostrada come unica soluzione credibile per collegare velocemente i due capoluoghi, ma non solo: tramontata l’idea del porto di Cremona come terminal di un Po navigabile fino al cuore della Pianura Padana, l’autostrada ha una rilevanza strategica anche per collegare Cremona al porto di Valdaro (Mantova), connesso al Po e quindi all’Adriatico  attraverso il canale Fissero – Canalbianco. “Lo dico da cremonese che ha creduto a lungo sulla navigabilità del Po per fini commerciali: il porto di Cremona è il porto di Valdaro” ha aggiunto Pizzetti.

Anche da parte dell’ex parlamentare, dunque, l’idea che il 29 novembre sia la data entro cui un orientamento politico debba essere preso, al di là delle schermaglie processuali che rappresentano delle “tecnicalità”.

Fiume, strada, ferrovia: si è parlato anche delle potenzialità sottoutilizzate del trasporto  su ferro, con l’intervento di Ezio Corradi, coordinamento comitati ambientalisti: “Su questo territorio  ci sono 7 linee ferroviarie, con una potenzialità di almeno 70 treni al giorno, invece ne passano la metà”, ha detto ricordando scelte devastanti per il trasporto ferroviario come la riduzione delle corsa sulla Cremona-Fidenza e la cancellazione di quelle sulla Cremona-Piacenza, con aggravi di ore sui tempi di percorrenza.

Un appello affinchè il Pd riveda le prospettive alla luce dei cambiamenti climatici e della difficoltà a trovare le risorse per nuove infrastrutture stradali è venuto poi da Marco Pezzoni a nome degli Stati Generali Clima Ambiente Salute. “Come si è cambiata idea sulla navigabilità del Po, così si può cambiare idea anche sulla Cremona-Mantova. Non aspettiamo il 29 novembre per rilanciare l’autostrada”. Con un’avvertenza – nell’ottica delle prossime elezioni amministrative – al partito che fra pochi giorni rinnoverà gli organi dirigenti: “Questa cosa (l’autostrada, ndr) stavolta non è detto che sia così digeribile da chi sta maturando una nuova sensibilità ecologista e che ha una sensibilità diversa in tema di sviluppo”.

Questo giovedì il partito alla cui segreteria provinciale è stato da poco confermato Vittore Soldo, tornerà a riunirsi in assemblea per l’elezione degli organismi dirigenti e c’è da capire se partirà un “nuovo corso” rispetto a quello tenuto finora, che ha visto il Pd convinto assertore della necessità di un’autostrada. “Sto parlando a titolo personale”, ha specificato Pizzetti a inizio intervento. Io non parlo a nome del Pd, che si esprimerà attraverso i suoi organismi dirigenti e deciderà quindi se proseguire in coerenza con quanto fatto in tutti questi anni oppure se scartare e fare altro. La mia è una convinzione  personale basata su tanti anni di interessamento attivo alla vicenda”.

gbiagi

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