Cronaca

Sistema educativo 0-6 e poli
dell'infanzia. Realtà a confronto

Si è svolto al civico 81 di via Bonomelli a Cremona il Laboratorio “Cremona si può” sul tema sistema 0-6 e poli dell’infanzia.

Due realtà a confronto, quella di Reggio Emilia con l’eccellenza Reggio Children raccontata dall’assessora all’educazione del Comune di Reggio Emilia Raffaella Curioni e quella di Cremona che ha avviato due sperimentazioni S.Francesco/Martini e Sacchi/Zucchi, e una terza in fase di realizzazione nella zona Po nell’ex Martiri della Libertà, come ha spiegato l’assessora all’istruzione del Comune di Cremona Maura Ruggeri.

Dall’incontro è emerso come le due città siano allineate per progetti e visioni.

I poli educativi possono essere la risposta alle esigenze delle famiglie di oggi, al problema della sfida anagrafica.

Un paese per crescere deve investire sull’educazione, i poli possono essere una risposta importante, in questo senso al centro deve esserci una regia e un coordinamento pubblico.

 

Il decreto legislativo 65 del 2017 ha creato la cornice a percorsi che Reggio e Cremona avevano già avviato da tempo. Reggio ha sottolineato alcune criticità, come ad esempio il diverso percorso di studi per la fascia 0-3 e quella 3-6 che rende difficile la gestione delle figure all’interno dei poli, o la questione dei limiti alle assunzioni ai tempi determinati, fondamentali per far funzionare il sistema scolastico che richiede elasticità.

E poi il grande problema delle risorse 3 degli investimenti: l’istruzione e la formazione sono diritto fondamentale dell’individuo fin dalla nascita, per questo è importante “investire di più e meglio sulla scuola pubblica in senso lato, un investimento coraggioso, significativo ma soprattutto strutturale, dai nido fino alle scuole superiori e anche le università”, ha detto l’assessora Curioni.

Solo così l’Italia, ha aggiunto Curioni, tornerà ad avere “lavoro femminile, lavoro di qualità è una ripartenza del Pil”.

Sottoscrivendo quanto detto dalla collega di Reggio Emilia, Ruggeri ha aggiunto come ci debba essere “una maggiore consapevolezza e una presa di coscienza forte del ruolo che gioca l’educazione anche oltre la formazione universitaria. Non c’è ancora una consapevolezza adeguata perchè questa diventi una priorità di questo paese”.

Eleonora Busi

Le assessore Ruggeri e Curioni

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