Cronaca

Presidio per la sanità pubblica
lunedì 16 ottobre in ospedale

Manifestazione per la sanità pubblica lunedì prossimo davanti agli ospedali di Cremona e Crema, tra le 8 e le 10. Ad organizzarla è il Comitato Regionale Promotore del referendum che chiede di abrogare quelle parti della Legge Regionale sulla Sanità dove si introduce «l’equivalenza e la parità» tra la sanità privata e pubblica. L’obiettivo è quello di rafforzare la sanità pubblica in Lombardia.

La manifestazione di lunedì è organizzata dal Comitato promotre del referendum comprendente ACLI, ARCI, Medicina Democratica, Federconsumatori e altre significative entità come CGIL, FP CGIL e SPI CGIL.

“Lo scorso 12 settembre – affermano Maria Teresa Perin, segretaria CGIL Cremona con delega al welfare ed Elena Curci, Segretaria Generale CGIL Cremona – la maggioranza del Consiglio Regionale ha respinto, dichiarandoli inammissibili, i tre quesiti, privando così le cittadine e i cittadini della legittima possibilità di esprimersi nel merito di un modello lombardo che negli scorsi anni ha mostrato a tutti quanto la tanto declamata “eccellenza” fosse solo la maschera mediatica di un fallimento annunciato.

Pare del tutto evidente la volontà di voler dare spazio agli interessi delle aziende private sanitarie a discapito del servizio pubblico. Questa è l’ennesima ingiustizia da parte della maggioranza che governa la nostra Regione, ingiustizia contro la quale ricorreremo attraverso il Tribunale Amministrativo Regionale.

Ma non solo Dall’11 al 21 ottobre, le Associazioni componenti il Comitato Promotore Regionale e le molte altre che si sono organizzate in coordinamenti territoriali, organizzano iniziative finalizzate a spiegare ai cittadini lo scopo della vertenza e gli obiettivi in tutte le province lombarde.

È ormai inaccettabile che la cittadinanza debba continuare a subire le scellerate – ma mirate – scelte di Regione Lombardia in tema di Sanità, scelte che hanno portato a liste d’attesa infinite, a diseguaglianze per reddito nell’accesso alle cure, allo smantellamento della medicina territoriale, allo sbilanciamento verso un privato sempre più finalizzato alla logica del profitto, all’incapacità di garantire le prioritarie azioni di prevenzione (come la sicurezza sul lavoro), al peggioramento delle condizioni di lavoro degli operatori sanitari, a spese impazzite con i “medici gettonisti”, e, non da ultimo, a nessun governo delle rette a carico dei cittadini nelle case di riposo (RSA) e nei servizi per la disabilità. Rendendo, di fatto, quello alla cura non più un diritto ma un privilegio sotto forma di business”.

Fanno parte del Coordinamento Territoriale Cremonese: CGIL – FP CGIL – SPI CGIL – ACLI – AUSER – ARCI – ASSOCIAZIONE 25 APRILE- FEDERCONUSMATORI – LIBERA CONTRO LE MAFIE

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