Cronaca

ALSI l'associazione dei portatori
di stomia si presenta a Cremona

Mercoledi 11 ottobre 2023, alle ore 10:00 la Fondazione Città di Cremona (piazza Giovanni XXIII, 1, Cremona)  ospiterà l’iniziativa di A.L.S.I., Associazione Lombarda Stomizzati e Incontinenti – sede presso l’Istituto nazionale dei Tumori di Milano – con l’obiettivo di far nascere a Cremona una sezione locale dell’associazione di volontariato senza fini di lucro che opera per sostenere, rappresentare e informare le persone portatrici di stomia.

La stomia è una condizione sempre più diffusa in Italia, di pari passo con l’incremento delle malattie oncologiche e non solo, ad esempio il Morbo di Crohn, infiammazione cronica dell’intestino che interessa tante persone anche in giovane età.

A presentare il progetto sarà il presidente dr. Giuseppe De Salvo, che illustrerà l’obiettivo principale: costituire un gruppo di volontari che possano fornire forme di auto – aiuto ai pazienti neostomizzati o che stanno per affrontare questa situazione clinica, spesso vissuta in forma privata per una sorta di pudore. La vita può invece essere vissuta come prima dell’intervento e anzi la stomia può rappresentare il ritorno a una qualità di vita ottimale.

I volontari, dopo un percorso di formazione, crescita e affiancamento, potranno collaborare con l’ambulatorio dedicato dell’Asst di Cremona. A tale proposito interverrà Cesare Capone, infermiere enterostomista, che illustrerà le problematiche ma anche i tanti progressi avvenuti negli ultimi anni, soffermandosi anche sulla formazione necessaria ai caregiver per la gestione a domicilio.

Completeranno la mattinata gli interventi di rappresentanti delle istituzioni cremonesi e ci sarà la testimonianza diretta di Tiziana Cordani, che nel 1991 fu tra le fondatrici del primo gruppo di auto-aiuto a Cremona.

A corredo dell’iniziativa verrà allestita una mostra fotografica che si sviluppa su un doppio binario: da un lato, sotto il titolo “Un sacco da raccontare” saranno esposte per la prima volta le immagini di persone che mostrano la propria condizione fisica, quindi le proprie cicatrici, uno stimolo a superare ogni forma di remora o di pudore.

Una seconda sezione, intitolata “Un sacco da raccontare sport” rappresenta invece la possibilità di continuare a praticare le proprie passioni sportive pur in presenza del “sacchetto” con cui occorre convivere. Il progetto è portato avanti a livello nazionale da FAIS, la federazione a cui aderisce ALSI.

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