Razionalizzazione scuole, addio
all'istituto comprensivo CR5

Primi effetti sulla scuola cremonese della crisi demografica da un lato e della razionalizzazione delle dirigenze scolastiche imposta dalla legge di bilancio dello scorso anno per cui – dal 2024/2025 – la definizione delle dirigenze scolastiche deve essere fatta su base triennale.

Così, la città di Cremona dirà addio a uno dei suoi cinque istituti comprensivi, quello che fa capo alla scuola primaria Stradivari di via San Bernardo e che tiene insieme una pluralità di plessi scolastici sparsi nel circondario. Proprio la storica scuola Stradivari perderà la sua centralità di sede di dirigenza, diventando una succursale dell’istituto comprensivo Cremona 3, che fa capo alla scuola media Vida. Stesso destino per la Manzoni di via Decia, mentre l’elementare di Cavatigozzi, che dopo anni di crisi di iscrizioni è tornata a numeri sufficienti, finirà inserita nell’istituto comprensivo Cremona 2 (dirigenza presso la media Virgilio).

Le scuole di Sesto cremonese e le elementari di Spinadesco e Fengo entreranno a far parte dell’istituto comprensivo di Castelverde, attualmente sottodimensionato.

Un vero e proprio puzzle riguarda poi tre scuole d’infanzia e altrettante primarie dei paesi di Malagnino, Stagno Lombardo e Persico Dosimo, inserite rispettivamente nelle dirigenze di Sospiro, del Cremona 1 e di Vescovato.

Tutte queste scelte, che non dovrebbero avere ripercussioni sull’utenza, in quanto i plessi resteranno quelli attuali, sono state deliberate nel corso dell’incontro del 6 settembre scorso in Provincia e dovranno essere comunicate in regione entro il 17 novembre, per la definitiva approvazione del piano di dimensionamento scolastico.

Attualmente sono 43 le autonomie scolastiche in provincia di Cremona, di cui 28 istituti comprensivi. Il Cremona5 era privo di preside titolare già da un paio d’anni ed era quindi affidato alla reggenza di altri dirigenti, una situazione che alla lunga non sarebbe stata sostenibile. gbiagi