Cronaca

Calvino e ChatGpt: il Torriani
"in cattedra" alla Bicocca

Al convegno “Italo Calvino cento per cento” all’università di Milano Bicocca, organizzato da Pearson Sanoma per il lancio della seconda stagione di social reading su Calvino, tre studenti della classe 2b Liceo Scienze Applicate sono “saliti in cattedra” per raccontare la loro esperienza di lettura social nell’anno scolastico 2022-23.  Alessandro Caffarra ha commentato un brano delle Cosmicomiche, Endri Sanki un brano tratto da Ultimo viene il Corvo e Gaia Azzali un passaggio di Tutto in un punto: interventi incisivi frutto di un percorso che ha lasciato il segno.

Secondo il metodo del social reading si trattava di citare non il proprio, ma il commento di un altro lettore che li avesse colpiti spiegandone la ragione. Nello spirito della lettura social su app mobile si legge in sincrono lo stesso racconto nella stessa stanza virtuale di lettura, incrociando brevi commenti da 140 caratteri (twill) con studenti di tutta Italia. Quel che rimane è la lettura profonda di un testo e la condivisione di pareri e riflessioni con gli altri.

Gaia Azzali, commentando il passaggio in cui Calvino fa un parallelismo tra uomini e dinosauri in estinzione, ha detto: “l’uomo è sempre stato incline alla distruzione nel corso della storia, le persone hanno sempre trovato il modo di scatenarsi le une contro le altre cercando di sentirsi superiori ai loro simili, di cercare il potere. E’ probabilmente questa sete di potere che ci porterà alla fine; forse è questo che Calvino intendeva parlando di estinzione dei dinosauri. O, forse, alludeva alla bellezza delle cose destinate a scomparire, a cessare di esistere”.

C’è stata poi l’occasione di condividere con gli intervenuti al convegno anche il percorso didattico che la ex 1blsa aveva svolto in parallelo al social reading: intelligenza artificiale (chatgpt) e letteratura combinatoria tipica dell’ultimo Calvino. Snodi narrativi e personaggi dei racconti letti sono stati smontati e rimontati secondo uno schema combinatorio, ne è risultato un codice che chat gpt e gli studenti hanno dovuto seguire per costruire un nuovo racconto.

I risultati “artificiali” e “umani” sono poi stati valutati e confrontati. Più corretta, ma più banale chat gpt; più scorretti ma più originali gli studenti. “Giocare con “la macchina scrivente” come avrebbe fatto Calvino e come, di fatto, lui stesso fece con i tarocchi nel Castello dei destini incrociati. “Una sfida, un gioco serio, una metacognizione sul nostro vivere nella narrazione”, ha concluso il suo intervento la professoressa Riccarda Gavazzi, docente di lettere della 2blsa Torriani.

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