Cronaca

Spesa anti inflazione: gli effetti
secondo la psicologa dei consumi

Guendalina Graffigna, docente alla Cattolica, sul "carrello tricolore" varato dal Governo: "Penso che un po’ porterà a riorientare le scelte, ma credo che emergerà sempre di più il fatto che ci sono alcuni prodotti a cui non rinunciamo perché, al di là della loro performance oggettiva, rivestono una funzione psicologica"

Guendalina Graffigna

Nei supermercati è arrivato il bollino tricolore per i prodotti a prezzi calmierati, grazie al patto anti-inflazione siglato dal governo Meloni. Sono 109 le attività che hanno aderito all’iniziativa. Può essere una misura efficace? Lo abbiamo chiesto alla professoressa Guendalina Graffigna, docente di Psicologia dei Consumi e della Salute dell’Università Cattolica.

“Gli italiani – ci spiega – sono sempre più poveri e si sentono sempre più poveri, per cui sicuramente dare un segnale per calmierare i prezzi è una cosa rassicurante. Il problema è vedere poi il tipo di prodotti che sono calmierati. La verità è che determinati prodotti o marche scelti dagli italiani, che sono di per sé costosi, non saranno calmierati. Ad esempio il prodotto arricchito, il prodotto senza lattosio o senza glutine:  non è detto che i loro prezzi saranno effettivamente calmierati. Penso che questa misura possa avere un effetto rassicurante sul piano psicologico. Da un punto di vista effettivo della riduzione della la spesa per il consumatore non lo so, ho un po’ più dei dubbi”.

Che cosa implica dal punto di vista della Psicologia dei Consumi questo provvedimento?

“Da una parte sicuramente rassicurerà – afferma Graffigna – ed è un segnale importante a fronte della grande difficoltà economica che gli italiani percepiscono. Penso che un po’ porterà a riorientare le scelte, ma credo che emergerà sempre di più il fatto che ci sono alcuni prodotti a cui non rinunciamo perché, al di là della loro performance oggettiva, rivestono una funzione psicologica. Ad esempio, ci fanno sentire meno in colpa perché riteniamo che abbiano un impatto ambientale minore o perché pensiamo che facciano meglio alla nostra salute. Su questo piano – quello di sentirci meno in colpa, di sentirci più bravi consumatori, di aver la percezione di impegnarci di più nella nostra alimentazione – ecco, lì penso che non si rinuncerà ad alcuni tipi di prodotti o ad alcune marche che riescono a rassicurarci.

“Gli altri prodotti, quelli che sono considerati più che altro una commodity, di base e di sussistenza, per quelli sicuramente il consumatore andrà a scegliere sulla base del prezzo e quindi l’effetto reale del ‘patto anti inflazione’ si farà sentire”.

(Intervista di Mauro Maffezzoni)

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