Politica

2024, aumenta lo stipendio del
sindaco: circa 10mila euro lordi

Buone notizie per i sindaci, che dal 2024 avranno la possibilità di vedersi aumentare lo stipendio fino a raddoppiare l’importo che avevano inizialmente.
E’ l’effetto finale di una legge del 2021 che potrebbe portare ad esempio al sindaco di Cremona poco meno di 10mila euro al mese, precisamente 9.660 euro, il 70% dell’indennità lorda spettante ai presidenti di Regione.

Ad oggi non ci sono ancora atti amministrativi, delibere o determine, che indichino la volontà dell’amministrazione Galimberti di procedere all’aumento, ma d’altra parte c’è tempo fino al 31 dicembre, data limite per l’approvazione del Bilancio preventivo. E’ anche possibile però che l’amministrazione decida di non alzare ulteriormente l’emolumento, in considerazione dell’imminenza del voto per le Comunali: in pratica si lascerebbe l’onere della scelta al successore.

L’importo degli aumenti dipende dalla classe dimensionale di ciascun comune: al capoluogo di provincia tra i 50mila e i 100mila abitanti (Cremona appunto) spetta un aumento del 42% rispetto al dato iniziale; a Crema (scaglione 30-50mila abitanti) e Casalmaggiore (tra i 10 e i 30mila) si passa rispettivamente da 3.886 a 4.830 euro e da 3.396 a 4.140 euro.

A cascata, oltre a quello del primo cittadino, aumentano anche i compensi per i consiglieri comunali, o meglio si alza il tetto massimo che possono percepire. A Cremona i consiglieri ricevono un gettone di presenza di 60,30€ per ogni seduta di consiglio o commissione.
L’ammontare totale dei gettoni percepiti da un consigliere in un mese non può essere superiore a 1/4 dello stipendio del sindaco.
Aumentando lo stipendio del sindaco, dunque, aumenta anche il  tetto che non può essere superato dal consigliere.
Nessun consigliere a Cremona ha mai raggiunto il tetto massimo, neppure i consiglieri monogruppo in quanto partecipano a tutte le commissioni .

La maggiore spesa per la politica locale viene coperta in gran parte dallo Stato. Per il sindaco di Gerre de Caprioli Michel Marchi, vicepresidente di Anci Lombardia con delega ai piccoli Comuni, la decisione di alzare gli emolumenti non deve far gridare allo scandalo: “Per un Comune di dimensioni piccole come la stragrande maggioranza di quelli cremonesi, non mi pare sia gran cosa passare da 1530 a 1620 euro lordi. Magari se ne potrebbe discutere nei Comuni più grandi, dove esiste uno staff tecnico che nelle piccole realtà viene spesso surrogato dai primi cittadini, che quindi hanno anche l’onere della responsabilità giuridica di certi atti, e allo stesso tempo fanno risparmiare le casse comunali”.

Ma lo stipendio di un sindaco di piccolo Comune – come Gerre e molti altri – si riduce ancora di più se si occupa la carica mantenendo il proprio lavoro: e allora quello che alla fine viene in tasca al primo cittadino supera di poco i 500 euro. gbiagi

 

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