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Ucraina, Russia rafforza controllo sul Mar Nero usando l’aviazione: l’analisi

(Adnkronos) –
La Russia sta ricorrendo sempre di più agli aerei da combattimento
delle forze aeree navali per controllare la parte occidentale del Mar Nero: gran parte delle attività della sua flotta si stanno trasferendo a Novorossiysk, in Russia, “a fronte delle minacce contro il suo quartier generale di Sebastopoli, in Crimea”. Questa la valutazione dell’intelligence britannica nel rapporto pubblicato oggi su X dal ministero della Difesa di Londra.  

“Nelle ultime settimane – vi si legge – la componente aerea della flotta russa del Mar Nero ha assunto un ruolo particolarmente importante nelle operazioni della flotta” pur dovendo al contempo “affrontare le minacce concorrenti sul fianco meridionale della guerra in Ucraina”. L’aviazione navale sta riservando maggiore spazio alle operazioni di pattugliamento aereo marittimo, “molto probabilmente con la missione principale che consiste nell’identificazione tempestiva delle navi di superficie senza equipaggio”. 

 

“Strumento chiave di queste operazioni – prosegue il rapporto – è l’aereo anfibio Be-12 Mail, progettato negli anni ’50, che parte dalle basi nella Crimea occupata”. Inoltre “gli aerei da combattimento Su-24 Fencer e Flanker conducono operazioni di attacco marittimo, incluso il recente attacco – almeno uno – aereo sull’isola dei Serpenti, che ha una posizione strategica”. “Con il probabile trasferimento di un maggior numero di attività della flotta a Novorossijsk a fronte delle minacce a Sebastopoli, la Russia sta tentando di utilizzare la sua potenza aerea navale per proiettare la propria forza sul Mar Nero nordoccidentale”, conclude. 

 

In un precedente rapporto, gli 007 inglesi hanno sottolineato come gli ultimi attacchi dell’Ucraina alla Flotta russa sul Mar Nero, in Crimea, e alla base aerea di Chkalovsky preoccupano Mosca. Nelle ultime settimane il porto di Sebastopoli è stato sempre più spesso nel mirino di Kiev e l’Ucraina ha rivendicato anche l’uccisione del comandante della flotta, il vice ammiraglio Viktor Sokolov.  

“È molto probabile che la Flotta russa del Mar Nero sia stata nuovamente presa di mira pesantemente e che le esplosioni alla base aerea Chkalovsky, vicino a Mosca, costituiscano la preoccupazione più strategica per i leader russi”, ha scritto su X l’intelligence britannica, aggiungendo che “sia la Russia che l’Ucraina hanno subito attacchi insolitamente intensi dietro le loro linee”. Ma, sottolinea il ministero della Difesa di Londra, è la base aerea a preoccupare maggiormente Mosca, essendo “un luogo sensibile perché ospita aerei militari specializzati e trasporti per i leader russi”. 

 

 

 

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