Politica

Variante Pgt, Fasani: "Per
il 95% è rimasto quello di prima"

Duro attacco politico del consigliere FI dopo 10 anni all'opposizione: "Il consiglio comunale è stato trasformato in un “votificio” privo di dibattito, caratterizzato dalla presenza di un esercito di consiglieri di maggioranza (alcuni intervenuti forse 3 volte in 5 anni) pronti solo a votare a favore di tutto quello che la Giunta svogliatamente portava in aula"

Federico Fasani

Intervento di Federico Fasani, FI

Vorrei condividere alcune riflessioni personali prendendo spunto dai chiarimenti di alcuni aspetti riguardanti il dibattito sulla variante puntuale al Pgt che il vicesindaco Virgilio ha portato in approvazione durante lo scorso consiglio Comunale.

Come ho avuto modo di dire durante il mio intervento, la variante principalmente recepisce correttamente alcuni aggiornamenti sull’assetto idrogeologico ed elimina alcune previsioni di trasformazione di suolo agricolo inattuate come da normativa regionale.
Non è una variante che declina contenuti politici significativi, questo è evidente.

La dimostrazione sta nel fatto che per tutto il dibattito i consiglieri di maggioranza hanno esclusivamente parlato proprio di quest’ultimo elemento, “il contrasto al consumo di suolo”, che si sostanzia proprio nella soppressione di aree edificabili, una attività obbligata dalla normativa e non già il frutto di una scelta di questa amministrazione. Per il restante 95% il PGT è quello di prima.

Avere evidenziato questo fatto, a dispetto di una reazione pacata ed in parte accondiscendente del Vicesindaco, ha invece innervosito il consigliere Poli che, come suo costume solito, ha spinto sulla polemica, travisando in modo davvero poco intelligente le parole della minoranza. E così siamo diventati cementificatori e nostalgici della strada sud.

Non intendo rientrare in polemiche sterili né tantomeno dibattere con Poli di urbanistica o su chi ha cementificato cosa, sia perché Poli è grossolanamente ignorante sul tema (come ha spesso evidenziato durante i consigli comunali) sia perché, attraverso la tecnica del travisamento delle parole altrui, si è sempre dimostrato persona scorretta nella conduzione delle discussioni, più animata dall’ossessione di emergere che dal merito degli argomenti trattati.

Ma una cosa la devo dire al termine di questo secondo mandato di Galimberti. Ho passato quasi 10 anni in consiglio comunale tra le file della minoranza (2014-2024). In 10 anni non è stato praticamente mai possibile instaurare un dibattito costruttivo con i nostri rivali politici. Lo stile spocchioso, scorretto nei toni, autoreferenziale e prepotente di questa maggioranza a trazione PD/Galimberti , ha sempre prevalso sui contenuti.

Il dott. Poli è solo il banale prodotto inevitabile di un modo di fare politica. Il consiglio comunale è stato trasformato in un “votificio” privo di dibattito, caratterizzato dalla presenza di un esercito di consiglieri di maggioranza (alcuni intervenuti forse 3 volte in 5 anni) pronti solo a votare a favore di tutto quello che la Giunta svogliatamente portava in aula. Ma dove è finito il compito di indirizzo e controllo che il consiglio comunale dovrebbe avere? Come è possibile che in 10 anni nessun consigliere di maggioranza abbia mai dissentito su alcuna delibera propinata dalla Giunta?

Credo che il compito di una Amministrazione sia anche quello di favorire in modo corretto il dibattito e che il consiglio comunale sia il luogo del confronto per eccellenza.

Auguro a Cremona di eleggere una amministrazione nuova, giovane, capace di dialogo e di restituire alla politica locale la dignità che negli ultimi anni le è stata negata da amministratori arroganti e prevaricatori.

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