Politica

Dea di II Livello a Mantova, Pd
e Comune sollecitano Fontana

“Che futuro dobbiamo aspettarci per il nuovo ospedale di Cremona? Lunedì prossimo la giunta lombarda ha all’ordine del giorno l’approvazione di una delibera sul riconoscimento di Dea di secondo livello all’ospedale Carlo Poma di Mantova, una decisione che pregiudica fortemente il percorso per il medesimo riconoscimento al quale punta Cremona, attraverso la realizzazione del nuovo ospedale”. Questa la preoccupazione del consigliere regionale Pd Matteo Piloni, che chiede direttamente ad Attilio Fontana: “Cosa sta succedendo? Perché questa decisione, a due settimane dalla scelta di quello che sarà il progetto della nuova struttura?”,  e quindi sollecitando un chiarimento su cosa abbia in mente per Cremona.

La conferma del DEA di II livello a Mantova preoccupa anche la Giunta Galimberti, la Provincia di Cremona e l’Azienda Sociale del Cremonese. Da palazzo comunale è partita una mail oggi  a metà giornata all’indirizzo di Fontana: “A seguito della pubblicazione dell’Ordine del Giorno della Giunta Regionale con il punto relativo a ‘Riconoscimento del Presidio Ospedaliero C.Poma di Mantova sede di D.E.A di II livello della rete Regionale di Emergenza Urgenza’, il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti chiede un incontro con le S.V. per ulteriori aggiornamenti rispetto al percorso di riconoscimento del D.E.A. di II livello per il Presidio Ospedaliero di Cremona anche alla luce delle ripetute rassicurazioni passate.
La presente richiesta verrà ufficialmente inoltrata tramite pec nella giornata di Lunedi.
In attesa di cortese riscontro,  l’occasione è gradita per porgere i più cordiali saluti”.

A lanciare l’allarme è il consigliere regionale Matteo Piloni. “Cosa sta succedendo? Perché questa decisione, a due settimane dalla scelta di quello che sarà il progetto della nuova struttura?” si chiede il consigliere, che rivolge una domanda al presidente Attilio Fontana: “di chiarire cosa ha in mente per Cremona e i cremonesi in merito. Perché è stato lo stesso presidente Fontana, non più di un anno fa, che in prima persona era venuto a Cremona ad assicurare il più alto livello di tecnologie e specialità per il nuovo ospedale e dichiarando, testuali parole, che ‘Cremona sarà DEA di II livello e uno dei primi esempi di nuovo ospedale in Italia’.

Se il riconoscimento lunedì andrà al Poma, quali saranno le ricadute sul nuovo ospedale?” Così il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni solleva la questione che riguarda il riordino della rete dell’emergenza-urgenza dei pronto soccorso in Lombardia e la realizzazione del nuovo ospedale di Cremona” continua Piloni.

“Al di là delle questioni tecniche, che comunque andranno chiarite, attualmente il DM 70 stabilisce elementi di territorialità e densità abitativa che escludono la possibilità che possa essere riconosciuto, oggi, un secondo livello a Cremona, se già presente a Mantova e Brescia. Inoltre, lo scorso luglio la stessa giunta ha approvato la delibera sul riordino dell’emergenza-urgenza anticipando un futuro atto programmatorio. Se c’è in atto un riordino, non è più utile prendere decisioni sui DEA al suo interno?

Il punto non è la richiesta di Mantova, ma sapere cosa hanno in mente Fontana e la sua giunta. Ripeto: mi chiedo e chiedo al Presidente Fontana: cosa sta succedendo? È chiaro che, se questa delibera venisse approvata, il percorso per il DEA di II livello, previsto anche dal Poas dell’ospedale di Cremona, tra l’altro approvato dalla giunta, sarebbe molto più difficile, per non dire impossibile. Chiedo pubblicamente al Presidente Fontana di chiarire e dire cosa vuole per il territorio cremonese e per i cremonesi” conclude Piloni.

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