Cronaca

Volontariato in festa, in provincia
sono quasi 800 le associazioni

Un'immagine dell'edizione 2018 della festa

Si scaldano i motori della festa del Volontariato, 110 le associazioni pronte a scendere in piazza domenica 1 ottobre, uno spaccato significativo ma non esaustivo di un mondo dell’associazionismo davvero variegato in provincia di Cremona.

“Non chiamiamolo esercito per favore”, puntualizza Donata Bertoletti, portavoce del Forum Provinciale del Terzo Settore nel fare una panoramca di questo mondo. “Sono persone, migliaia di persone che gratuitamente e senza cercare visibilità si mettono a disposizione del campo del sociale, dell’ambiente, della difesa dei diritti”.

I numeri che ci fornisce il Forum sono veramente impressionanti e non rappresentano nemmeno tutta la realtà provinciale in quanto recenti normative a livello regionale hanno fatto sì che il numero dei soggetti iscritti al registro unico fosse inferiore alla reale consistenza del fenomeno. Sono state soprattutto le associazioni più piccole e meno strutturate a faticare ad adeguarsi alle norme e quindi a rinunciare all’iscrizione, senza che questo abbia significato il venir meno del loro impegno.

“Le richieste dal punto di vista burocratico sono impegnative – aggiunge Bertoletti – non tutte le associazioni ce la fanno ad esaudirle. Ma non possiamo permetterci di perdere di vista migliaia di enti del terzo settore che fanno un attività encomiabile e l’hanno fatta soprattutto durante il Covid. Anche nella nostra provincia stiamo mettendo in atto insieme al CSV delle azioni per poter recuperare e capire chi sono quelle associazioni che eventualmente non si sono iscritte per difficoltà.

Ma veniamo ai numeri: al 13 settembre sono 14mila le associazioni iscritte al registro unico regionale (in tutta la Lombardia); mentre in provincia di Cremona sono 787 , di cui 327  associazioni di promozione sociale, 342 ODV, 98 imprese sociali.

La sola città di Cremona città ne conta ben 236, quindi in piazza del Comune domenica sarà rappresentata poco meno della metà della reale consistenza di questo mondo. Impossibile contare i volontari attivi, si va sulle numerose migliaia, soltanto le 50 Auser del territorio cremonese contano 750 volontari attivi e altri 350 più o meno sporadici.

“E’ una popolazione straordinaria molto più di quanto non si immagini – continua Bertoletti – perché il volontario non cerca la fama ma lavora nel silenzio quotidiano in tutti quei settori in cui pubblico e privato  non riescono più ad arrivare e per quei bisogni che spesso non vengono considerati, quali ad esempio garantire  trasporti (la mobilità sociale) alle persone anziane o con difficoltà che devono recarsi nelle cliniche, ospedali, ambulatori”.

“La festa – conclude Bertoletti – fortemente voluta dalle associazioni in questa formula centralizzata dopo gli anni del Covid – serve soprattutto ai volontari per ritrovarsi con serenità e gioia in una piazza del Comune che diventa così elemento simbolico del loro impegno per tutta la cittadinanza”.

Giuliana Biagi

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