Cronaca

Imposta di soggiorno, previsioni
al rialzo: da 80 a 300mila euro

Introdotta dal Comune di Cremona nel 2022 con una stima di introiti prudenziale (80mila euro), ne ha in realtà fruttati 170mila. Per il 2023 la previsione è di 250mila euro e di 300mila nel 2025.

foto Sessa

Cresce di anno in anno il numero di comuni che introducono l’imposta di soggiorno: erano 13 nel 2011 l’anno in cui venne introdotta, oggi sono oltre mille. Cremona l’aveva deliberata nel 2019, ma è stata applicata per la prima volta dal 1 gennaio 2022, il primo anno della ripresa post Covid, alla tariffa di un euro e 50 per notte negli alberghi e 1 euro per ostelli e campeggi, tariffa ritoccata poi quest’anno di 50 centesimi.

Una fonte di introiti sempre più importante per i Comuni, come rivela un’inchiesta del Sole24Ore che stima, per il 2023 non ancora concluso, introiti record a livello nazionale, oltre i 700 milioni di euro.

Merito soprattutto di grandi città d’arte come Venezia, Firenze, Pisa, ma anche Rimini e Verbania che quest’anno potranno portare la tariffa fino a 10 euro a notte.

Nel suo piccolo, anche Cremona che nei mesi estivi ha registrato un vero e proprio boom di presenze, potrebbe vedere un aumento degli introiti. Gli introiti di quest’anno non sono ancora disponibili, infatti  vengono registrati alla fine di ogni trimestre. Certo è che nel 2022 il gettito è stato di circa 170mila euro: 120mila era stata la previsione inziale e nell’ultimo trimestre se ne erano aggiunti altri 48mila. La previsione di quest’anno è di raggiungere i 250mila euro, destinati a crescere, nel bilancio pluriennale, fino a 300mila nel 2025. Attualmente rappresenta lo 0,6% delle entrate correnti del Comune. 

L’imposta,  che a Cremona si paga solo per i primi tre pernottamenti e con una serie di esenzioni (minori di 14 anni, disabili, autisti di bus e gli accompagnatori turistici) è di fatto l’unica tassa che il Comune ha ritoccato quest’anno e una delle poche su cui può far leva per finanziare gli interventi di promozione della città. Uno di questi è in corso proprio in questi giorni, con la trasferta del sindaco, della funzionaria responsabile dell’Ufficio Turistico e del Sovrintendente del teatro Ponchielli all’evento Travel Hashtag negli Stati Uniti, una delle vetrine internazionali più prestigiose.

“L’imposta – aveva dichiarato l’assessore al Commercio e Turismo Barbara Manfredini quando venne introdotta – servirà unicamente per finanziare interventi in materia di turismo, le strutture e i servizi, con l’obiettivo di accrescere ulteriormente i flussi di visitatori provenienti dall’Italia e dall’estero. In estrema sintesi, chiediamo ai turisti un contributo per rendere Cremona ancora più attraente e sempre più al passo con le loro esigenze”. gbiagi

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