Cigni confermato al Ponchielli
Galimberti: "Premiati i risultati"
Il Consiglio di Amministrazione del Teatro Ponchielli di Cremona, riunitosi nel pomeriggio di ieri, ha votato a maggioranza il rinnovo dell’incarico di Sovrintendente ad Andrea Cigni, affidandogli di proseguire la guida del teatro cittadino per il triennio 2023-2026.
‘La scelta del rinnovo – afferma il Sindaco e Presidente della Fondazione Ponchielli Gianluca Galimberti, anche a nome dell’Amministrazione comunale – è semplicemente legata ai risultati raggiunti e al percorso virtuoso che il teatro ha intrapreso. Buon lavoro al sovrintendente e al suo staff, lavoro che deve essere sempre per il bene della città e del teatro.’
“Sono molto felice per questa conferma, che ci permette di proseguire sulla strada di un teatro aperto, con bilanci in ordine ed eccellente qualità artistica. Un Ponchielli visto come bene pubblico e in continua evoluzione”, – dichiara Cigni. “Nel ricevere la notizia ringrazio il CdA per il prestigioso riconoscimento nei confronti del lavoro svolto, un lavoro che è stato condiviso da tutto il team del Teatro che mi affianca quotidianamente.
Ringrazio i membri della Fondazione, gli sponsor e i partner che hanno creduto e sostengono la visione di un teatro aperto, partecipato e ricettivo nei confronti della città di Cremona. Teatro significa libertà d’espressione, democrazia, avanguardia e diversità. Al Ponchielli saremo al lavoro per tutto questo e per i giovani, animati da puro spirito di servizio: grazie al nostro ruolo culturale faremo la nostra parte per il futuro della comunità cremonese.”
Il rinnovo dell’incarico è stato votato a maggioranza dei consiglieri, con due voti contrari. Dopo un inizio del progetto in piena ripresa post-pandemica, Cigni ha raccolto importanti riconoscimenti ministeriali e istituzionali, dal recente omaggio del Presidente della Repubblica al 40° anniversario del Monteverdi Festival sino alle attribuzioni dei contributi FNSV, senza dimenticare il disegno di legge per l’attribuzione di contributi straordinari proprio al Monteverdi Festival.
La conduzione Cigni ha inoltre consentito un’imponente ristrutturazione del fondo di dotazione della Fondazione, grazie a chiusure del bilancio sempre in attivo e una partecipazione senza precedenti da parte delle aziende del cremonese.