Cronaca

Sicurezza, prefetto: "Nessun allarme,
prevenzione in primo piano"

Il prefetto, Corrado Conforto Galli

I numerosi episodi di violenza che si sono verificati nelle ultime settimane riportano l’attenzione sul tema della sicurezza cittadina, tema che in questi giorni sta tenendo banco nel dibattito pubblico e anche politico. Ma ad occuparsi in prima linea della questione sono le forze dell’ordine, nell’ambito del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblici, coordinato dal prefetto, Corrado Conforto Galli, che ha convocato una riunione già subito dopo l’episodio di piazza Roma.

“Innanzitutto, è bene tenere a mente che si è trattato di una lite tra soggetti che si conoscevano e che si è poi degenerata in un fatto grave, e che la vicenda è capitata in piazza Roma perché la vittima è un esercente della zona, ma sarebbe potuto capitare ovunque” sottolinea il prefetto. “Ciò detto, non ci sfugge che l’area di piazza Roma sia particolarmente sensibile e da tempo è oggetto d’attenzione da parte delle forze di polizia, sia per l’affollamento che caratterizza soprattutto il periodo estivo, sia per le frequentazioni”.

Nelle riunioni interforze che si sono tenute subito dopo l’episodio, si è quindi deciso di “intensificare il controllo del territorio, soprattutto nel fine settimana, con unità di rinforzo” ha chiarito il prefetto. Un’operazione che va avanti ogni week end, e che continuerà anche nei prossimi mesi. Proprio per scongiurare episodi di questo tipo che, “sebbene spesso si tratti semplicemente di liti che degenerano e non siano appannaggio di organizzazioni criminali, sono comunque riprovevoli” chiarisce Conforto Galli.

D’altronde, l’attività del Comitato procede soprattutto a scopo preventivo: “La prevenzione è la stella polare del nostro lavoro: se da un lato ci muoviamo sulla scorta degli eventi che si verificano sul territorio, dall’altro cerchiamo soprattutto di prevenire ogni tipo di evento che possa evolvere negativamente sotto il profilo dell’ordine pubblico. E’ essenziale incrementare la percezione di sicurezza da parte della popolazione. Anche perché l’elevata percezione da parte dei cittadini è per noi è stimolo ad agire nel limitare il gap tra sicurezza reale e percepita”.

Da sfatare anche il falso mito che gli elevati fenomeni migratori degli ultimi tempi siano la causa di quanto accade: “Per quanto riguarda i reati più eclatanti, gli autori vengono sempre individuati, e sebbene vi sia una percentuale di stranieri tra essi, bisogna spezzare l’equazione tra tali eventi e gli arrivi legati ai richiedenti protezione internazionale: noi che abbiamo una percezione nitida dei flussi, gestendoli direttamente, possiamo dire che tra questi soggetti non abbiamo mai registrato reati”.

Insomma, gli allarmismi lasciano il tempo che trovano, e nonostante vi sia in effetti in questo periodo una recrudescenza di fenomeni violenti, non si tratta, nella fattispecie, di fenomeni legati alla delinquenza. “A fronte di questo, posso affermare ancora che Cremona è una città sicura: ce lo dicono i dati, la tipologia e il numero degli interveniti. Questo non vuol dire cullarsi sugli allori: da parte nostra c’è un impegno per cercare di rispondere sempre più alle esigenze di sicurezza che ci rappresenta la collettività”.

Laura Bosio

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