Cronaca

Truffe, riciclaggio, frode fiscale
In ottobre Melega si difenderà

Il 12 novembre prossimo l’imprenditore cremonese Marco Melega si difenderà nel processo che lo vede accusato di associazione a delinquere finalizzata alle truffe online, frode fiscale, riciclaggio e bancarotta fraudolenta. Il procedimento nei suoi confronti, che ha visto sfilare numerosissimi testimoni, è arrivato alle battute finali e il collegio dei giudici ha fissato le ultime udienze prima che venga emessa sentenza.

Il 9 novembre in aula sono previste le conclusioni, con la requisitoria del pm Chiara Treballi e le arringhe dei difensori Ilenia Peotta e Luca Angeleri. Per eventuali repliche e la sentenza è stata fissata una successiva data, quella del 23 novembre.

Secondo la procura, Melega, avvalendosi di diversi prestanome e società “cartiere”, avrebbe messo in piedi un meccanismo finalizzato a riciclare a proprio vantaggio il denaro illecitamente accumulato attraverso le truffe online. Le fasi prevedevano la costituzione di società intestate a prestanomi, pubblicizzate su emittenti televisive e radiofoniche di rilievo nazionale e che vendevano a prezzi concorrenziali, attraverso siti di e-commerce, prodotti di vario genere, come vini pregiati, buoni carburante, prodotti elettronici.

Secondo quanto accertato dalla guardia di finanza nell’operazione “Doppio Click”, le somme di denaro ricevute sui conti correnti delle società utilizzate per le truffe erano trasferite ad altre società, simulando il pagamento di operazioni in realtà mai effettuate e quindi successivamente monetizzate attraverso altri trasferimenti, oppure sotto forma di stipendi, pagamenti di consulenze, anticipazioni di utili.

A capo di alcune delle società ci sarebbero state “teste di legno“, persone che nulla avevano a che fare con il mondo manageriale. Tutti “piazzati” per amministrare le società che dopo aver guadagnato denaro, sparivano.

Sara Pizzorni

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