Cultura

Museo del Violino, Arvedi rilancia
il sogno di un'orchestra cittadina

Pomeriggio dedicato ai festeggiamenti per i 10 anni del Museo del Violino e dell'auditorium: annunciato per l'anno prossimo un concorso internazionale per giovani violinisti con giuria presieduta da Sergej Krylov.

FOTO GALLERY FRANCESCO SESSA

Un polo espositivo di livello internazionale. Un luogo dove la musica si fa vita e che fa di Cremona una volta di più la città dei violini per eccellenza. Un luogo che ha fatto da aggregatore per liutai, musicisti, punto di riferimento per esperti della storia della musica, meta per semplici turisti.

E che oggi – era il 14 settembre di 10 anni fa quando per la prima volta aprì al pubblico – ha festeggiato un compleanno importante. Il Museo del Violino ha compiuto una decade di vita. Celebrata questo pomeriggio nell’Auditorium Giovanni Arvedi, con gli onori di casa fatti da Roberto Codazzi, direttore musicale e artistico del museo. È stato il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti a intervenire per primo. Dopo aver ringraziato il suo predecessore Oreste Perri sotto la cui amministrazione nacque il museo, Galimberti ha sottolineato “la visione generosa e piena di passione del cavaliere Arvedi, che ha reso possibile tutto ciò”. Poi ha ricordato come solo qui i musicisti “possono venire e trovarsi di fronte a sei violini Stradivari”.

La direttrice del Museo Virginia Villa ha parlato di “uno spazio, sviluppo e motore culturale e turistico, che ha reso possibile una serie di sogni che sarebbero stati, senza questo luogo, impossibili da realizzare”.

Per il conservatore Fausto Cacciatori oggi siamo ad “un punto di arrivo ma anche di partenza con il museo che può essere portato su terreni nuovi. Competenze e intelligenze ci sono”.

Poi è stato proiettato il video realizzato da Cremona1 che racconta i dieci anni di attività del museo. A seguire l’intervista di Codazzi al cavaliere Arvedi, rimarcando come questo parallelepipedo rettangolare – il vecchio palazzo dell’Arte – si sia trasformato in un luogo di ritrovo.

Arvedi, dopo un breve excursus sulla genesi del Museo e sull’ingaggio dell’esperto di acustica Toyota per realizzare l’auditorium, ha parlato dell’amore per Cremona: “Quello che mi ha affascinato è la cultura profonda della città che ha radici lontane, e la sua comunità equilibrata e sapiente. Una città che ha avuto un grande passato”.

Alla domanda di Codazzi su cosa manchi a Cremona per entrare nelle grandi capitali della musica, Arvedi ha risposto così: “Intanto il violino è lo strumento più geniale che abbia mai realizzato un essere umano. Ma forse alla nostra città manca un’ orchestra, un’orchestra cittadina”.

E poi una buona notizia per i giovani talenti: annunciato per l’anno prossimo un concorso per giovani violinisti, si terrà dal 3 al 9 giugno con giuria presieduta da Sergei Kryilov e primo premio di 40mila euro.

La festa proseguirà questa sera, quando in auditorium a partire dalle 21, si terrà il Concerto per la Pace: insieme a I Filarmonici di Roma, si esibiranno la violinista russa Ksenia Milas e il violinista ucraino Oleksandr Semchuk, coppia nella vita e nell’arte. Un concerto che rappresenta uno straordinario racconto di pace.

Simone Bacchetta

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