Spettacolo

"Il Ponchielli nei piccoli Borghi":
Macbeth a Ostiano e Casalbuttano

Torna la seconda edizione de Il Ponchielli nei piccoli Borghi, rassegna che promuove l’attività musicale nei piccoli centri della provincia cremonese. Questa proposta è volta non solo alla sensibilizzazione del pubblico limitrofo alla città, ma vuole anche diffondere il repertorio lirico e far esibire giovani talenti emergenti nei teatri di provincia, contribuendo a valorizzare ancora di più veri e propri tesori del nostro territorio. Due gli appuntamenti: giovedì 14 settembre (ore 21) al Teatro Gonzaga di Ostiano e sabato 16 settembre (ore 21) al Teatro Bellini di Casalbuttano.

LO SPETTACOLO – Sol la bestemmia, la nenia tua sarà. È con queste parole che il morente Macbeth, Signore di Cawdor e in seguito Signore di Scozia, si congeda dal mondo, ma soprattutto da sé stesso. Il morire nell’infamia è l’estrema conseguenza che la manifestazione del suo comportamento ha causato.

La messa in spazio dell’opera, impresa apparentemente ardua per il nostro linguaggio, è il testo di Shakespeare nel quale emerge la sconfitta dell’uomo (Macbeth) a causa del suo comportamento. Da questa prospettiva si è partiti per la nostra messa in spazio.

Attorno al personaggio principale ruotano i suoi “sentimenti” (che sono presi in prestito dall’estetica romantica, di cui il nostro linguaggio ne è il veicolo principale: il melodramma). Un attore incarna le Streghe profetiche, che nel testo originario non hanno alcun connotato metafisico, ma si pongono come proiezioni fisiche delle forze malefiche insite nell’uomo.

Lady Macbeth è il lato oscuro di un amore che porta alla corruzione morale e al disgregamento fisico e Banco incarna la possibile vittoria dell’uomo sul male. L’interazione di questi personaggi è quasi monolitica, si muovono in spazi ben precisi in un tempo non preciso, per rimarcare la potenza di come due grandi autori Shakespeare e Verdi, così lontani nel tempo e con due visioni del mondo completamente differenti, riescano a dar vita alla rappresentazione/espressione dell’animo umano e delle sue fragilità, ma sempre protesi verso il riscatto: Vittoria!… ove s’è fitto l’usurpator?

LA COMPAGNIA FUORIOPERA – FuoriOpera ha come obiettivo valorizzare la cultura operistica italiana, rendendola “fruibile”, riportandola ad una dimensione popolare di facile accesso. Le opere, proposte in forma da camera, sono ridotte nei tempi e negli spazi, eliminando di fatto le barriere tra pubblico e artisti in un’esperienza totalmente immersiva.

Espressione massima del “Made in Italy” culturale, l’Opera diventa così un distillato d’arte musicale e teatrale. Gli allestimenti sono realizzati ad hoc in ambienti insoliti, dove la bellezza architettonica e il fascino d’altri tempi si fondono con la magia dello spettacolo e l’emozione della musica.

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