Cronaca

Morte Elisa Conzadori, famiglia
chiede di riaprire il caso

“No alla chiusura delle indagini”: una ferma presa di posizione, quella della famiglia di Elisa Conzadori, la 34enne di Pizzighettone uccisa il 15 agosto 2020 da un treno regionale mentre attraversava i binari ad un passaggio a livello a Maleo. I legali che rappresentano i genitori hanno presentato opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Lodi: a questo proposito giovedì è stata consegnata ai magistrati tutta la documentazione contenente le richieste della famiglia.

Nei prossimi giorni, dunque, il gip di Lodi, Francesco Salerno, dovrà decidere se riaprire il caso o se chiuderlo. La richiesta di archiviazione avanzata dalla procura era giunta il 3 marzo scorso: gli investigatori hanno infatti ritenuto attendibile la ricostruzione fornita dai due consulenti incaricati, secondo cui la giovane donna avrebbe tentato, poco prima dello schianto, una manovra azzardata, che l’avrebbe fatta finire nella carreggiata opposta, facendole evitare l’impatto con la sbarra del passaggio a livello. I tecnici hanno anche escluso l’ipotesi del malfunzionamento tecnico.

Diversa la versione della famiglia, che ha chiesto al gip di ascoltare una serie di testimoni, tra cui una coppia di Pavia che dichiara di aver visto una delle semibarriere alzate 10 secondi dopo l’incidente. Oltre a questo, si chiede di eseguire una nuova serie di approfondimenti e prove tecniche. Secondo i legali, dunque, la 34enne non sarebbe passata con le sbarre abbassate, e non vi sarebbe stata alcuna manovra azzardata. Ora non rimane che attendere la decisione del giudice.

Laura Bosio

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