Esercito per abbattere cinghiali
Da Cremona il plauso Coldiretti
Leggi anche:
“E’ stata finalmente accolta la nostra proposta di far scendere in campo l’esercito per fermare l’invasione dei 2,3 milioni di cinghiali presenti in Italia che causano incidenti, provocano danni alle coltivazioni e diffondono malattie”.
Lo rende noto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che ha chiesto ristori adeguati per i danni provocati nel vertice con il Governo al quale hanno partecipato il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il Commissario straordinario per l’emergenza Psa, Vincenzo Caputo.
Un’azione che abbiamo chiesto da tempo che è condivisa da gran parte della popolazione con quasi sette italiani su dieci (69%) che ritengono che i cinghiali siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati per l’indagine Coldiretti/Ixè.
“L’eccessiva presenza degli animali selvatici è una vera e propria emergenza nazionale, che incide sulla sicurezza delle persone, oltre che sull’economia e sul lavoro. In particolare nella provincia di Cremona, uno dei maggiori centri della suinicoltura nazionale, da mesi, su tutti i tavoli, abbiamo sottolineato la necessità di un intervento anche dell’esercito, per garantire l’eradicazione della specie cinghiali dalle nostre campagne” torna a rimarcare Coldiretti Cremona.
“Eradicare la specie cinghiale significa anche non permettere la diffusione della peste suina (PSA) in zone, come la nostra, particolarmente vocate alla suinicoltura, dove maggiore è la presenza di filiere agroindustriali legate agli allevamenti di suini, frutto del lavoro di generazioni di agricoltori e di importati investimenti, che garantiscono reddito, occupazione e indotto al nostro territorio e all’intero Paese” conclude Coldiretti Cremona.