Cronaca

Muore a 58 anni Michele Barbieri
Cordoglio e dolore in città

E’ morto a 58 anni, per un male inesorabile scoperto alcuni mesi fa. La scomparsa di Michele “Mike” Barbieri, per quanto purtroppo preannunciata, ha segnato come una nota stonata il risveglio delle tante persone che lo conoscevano a Cremona e non solo. Stonata perchè da Michele – barman alla Fabbrica di Pedavena – di tutto ci si poteva aspettare, ma non che ci lasciasse in questo modo, lui che di leggerezza, di simpatia ed empatia e di un grande calore umano, è stato un emblema assoluto. Anche fino all’ultimo, quando indebolito fino allo stremo, prendeva in giro i suoi stessi difetti con una delle sue tipiche battute pronunciate a ritmo lento, che ti strappavano una risata anche se non era proprio il caso.

L’avvocato Michele Tolomini, compagno di scuola negli anni Ottanta al liceo scientifico Aselli, nella sezione E, è stato tra gli amici che gli sono stati più vicini fino all’ultimo, nel percorso che lo aveva portato all’hospice. “Mike non era credente, ma ha incarnato i più bei valori evangelici, un bel concentrato di rispetto, simpatia, generosità, sensibilità e intelligenza”, ci dice mentre sulla chat degli ex compagni di classe si moltiplicano le note di tristezza.

“E’ sempre riuscito a ribaltare quelle che erano situazioni negative e pesanti per farne un motivo di speranza, a cui poi si sono attaccati tanti altri. I cinque anni che abbiamo passato insieme sono stati molto significativi, questo riferimento al liceo era in lui decisamente sincero” e di recente proprio i vecchi compagni di scuola avevano riallacciato i contatti e ritrovato quello spirito di gruppo di cui Mike era stato indiscusso leader.

“In prima liceo – ricorda Tolomini – ci siamo ritrovati compagni di banco. Eravamo due persone completamente diverse, io tutto compreso nel mio ruolo, lui che senza farsi problemi rispondeva senza timori alla professoressa di latino, la temibile prof. Branchi, che no, i compiti non li aveva fatti. Ci aveva sorpreso tutti con le sue giacche damascate improponibili, suo padre se non ricordo male voleva buttarle via, lui se le era tenute”. Diverso e più grande di tutti quei quattordicenni, ma subito capace di creare un gruppo, dolce e al tempo stesso irriverente coi professori che poi però non potevano che prenderlo in simpatia.

“In ospedale ha mantenuto un comportamento splendido, con un via vai di amici, oltre al fratello e alle sorelle, che lo andavano a trovare. Usciva dalla stanza, fumava una sigaretta e fino all’ultimo ci ha strappato una risata”.

Michele Barbieri da ragazzo era bassista nel gruppo dei Twice Ice e aveva poi trasmesso questa passione ad un altro compagno di classe prematuramente scomparso, Enzo Frassi, che di quello strumento era diventato maestro e ne aveva fatto una professione. Mike, diceva di se stesso, non aveva avuto abbastanza costanza per applicarsi tanto a fondo. Ma la passione per la musica di tutti i tempi era rimasta e i suoi “dischi del buon risveglio” postati sui social ogni mattina erano un classico.

Autoironico e cabarettista nato, negli anni del Covid che lo avevano tenuto forzatamente lontano dal lavoro di barman, aveva dato vita a personaggi improbabili, protagonisti di video comici auto-realizzati nel suo appartamento: memorabili i travestimenti con parrucche, occhiali vintage e cuffie da bagno di gomma di mamma Fiorella.

Dopo il liceo si era iscritto a Biologia ed era diventato mastro birraio: era nello staff della prima birreria artigianale aperta a Cremona in viale Trento e Trieste e quando questa aveva chiuso si era spostato a Milano. “Ma poi aveva smesso – ricorda ancora l’amico Tolomini – perchè quel lavoro lo teneva lontano dalla gente e invece era lì che voleva stare”. Ed è stato nel locale di via Bergamo che tantissimi cremonesi lo hanno conosciuto, lui dietro al bancone e dietro quella barba ormai bianca che ci mancherà così tanto.

Questa sera nella chiesa di S.Ilario verrà recitato un Rosario alle ore 21. Il funerale avrà luogo a S.Agostino, martedi 29 agosto alle ore 11.

Giuliana Biagi

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