Cronaca

Azzannati da un pitbull al Migliaro:
feriti 60enne e il suo cane

Foto di repertorio

Brutta esperienza per un cremonese, impiegato di 60 anni, azzannato da un pitbull uscito da un cortile al Migliaro, dopo che il suo proprietario si era allontanato da casa senza accorgersi che il cancello non si era richiuso. Una svista, dovuta al mal funzionamento del telecomando, che poteva avere conseguenze ancora più gravi, ma che ha comunque causato gravi danni al vicino di casa che transitava a piedi sul marciapiede, a sua volta in compagnia del suo cane.

Il tutto è successo poco prima delle 19 di mercoledì scorso. Il 60enne stava rientrando a casa con il suo terrier, quando il pitbull, fiutata la presenza di un altro cane maschio nei paraggi, è uscito dalla sua area e si è scagliato contro il terrier. Un combattimento impari – una trentina di kg il pitbull, razza selezionata per il combattimento, e 8 kg circa il terrier –  quello che si stava profilando e che l’uomo ha cercato di evitare prendendo in braccio il suo cane e allontanandosi il più in fretta possibile verso la sua abitazione, poco distante.

“Il mio cane ha iniziato ad abbaiare, in questo modo stimolando ancora di più l’altro, che lo ha azzannato al fianco – ci racconta – Allora, tenendolo in braccio, mi sono girato cercando di allontanare da noi il pitbull, ma nel farlo, sono stato a mia volta morsicato all’avambraccio sinistro. Ho sentito i denti affondare e poi lo strappo e ho iniziato a perdere sangue. Ho gridato aiuto, ma nessuno mi sentiva. In qualche modo sono riuscito ad arrivare a casa, il pitbull mi avrebbe seguito anche lì dentro, se non fosse arrivato il figlio del proprietario, stupito che il cane fosse uscito dal cortile, e non lo avesse riportato a casa”.

E’ stato quindi allertato il 118, arrivato con un’ambulanza insieme a una pattuglia dei carabinieri, come di prassi avviene in casi come questo. Il 60enne è stato medicato sul posto e poi trasportato al pronto soccorso, dove dopo alcuni accertamenti e una serie di punti di sutura alla ferita, profonda e irregolare, è stato dimesso. Non se l’è cavata meglio il terrier, portato a un pronto soccorso veterinario nei pressi del CremonaPo, dove gli è stato riscontrato non solo la ferita lacerata al fianco ma anche tre fori sulla schiena: medicato, gli sono stati messi 50 punti di sutura.

“Il cane non ce l’aveva con me, se fossi stato solo non mi avrebbe fatto niente”, afferma la vittima dell’attacco, buon conoscitore del comportamento di questi animali. “E non voglio addossare la colpa al pitbull, il cane cattivo non esiste, determinate razze sono selezionate per avere certe caratteristiche e non bisogna criminalizzarli. Devono però essere seguiti ed educati insieme ai loro padroni, in un percorso che preveda il binomio uomo – cane, dove l’uomo è il primo a dover essere educato. Vanno rinforzati gli atteggiamenti positivi dell’animale, premiandolo, evitando invece punizioni aggressive. Questo per evitare che, quando come nel mio caso si verifica una falla nella sicurezza – come il cancello aperto –  si scatenino conseguenze imprevedibili”.

Le  successive scuse del proprietario del pitbull e l’impegno a saldare il conto del veterinario hanno fatto chiudere bonariamente la vicenda tra i due vcini di casa, fermo restando che l’aggredito avrebbe potuto sporgere denuncia.

“Ancora una volta – conclude il protagonista – dobbiamo poi purtroppo riscontrare l’assenza di un pronto soccorso aperto 24 ore su 24 a Cremona, che sarebbe stato utile vista l’assenza della veterinaria di fiducia, e l’orario prossimo alla chiusura della clinica cremonese”. Un problema sollevato già diverse volte dai tanti cremonesi possessori di cani e gatti, ma che al momento non trova soluzione. g.biagi

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