Cronaca

Fusione S. Daniele-Pieve d'Olmi,
interviene il Comitato per il "no"

Si torna a parlare della fusione tra i Comuni di San Daniele e di Pieve d’Olmi. A farlo è il Comitato per il “no”, nato circa un mese fa per opporsi al progetto, con una nota volta a “chiarire alcune chiacchiere allarmanti che sono circolate nelle ultime settimane”. La questione, dovrà passare attraverso un referendum popolare tra i cittadini.

“In caso di vittoria del NO l’Amministrazione comunale di San Daniele Po, provvederà – in proprio – a saldare il debito accumulato” fa sapere il Comitato. “Al riguardo il documento della Corte dei Conti 204/2022/PRSP, aggiornato al 2022, cita testualmente “a seguito dell’avvenuto accertamento di alcune incongruenze contabili, l’entità del debito complessivo a carico del Comune di San Daniele Po per quote mutui e quote differite risulta pari a 2.823.627”, con un programma di rientro che terminerà nell’anno 2040. Sarà responsabilità del Comune di San Daniele Po mettere in atto soluzioni amministrative tali da non generare disservizi alla popolazione e alienazioni di strutture per servizi indispensabili.

La vittoria del NO eviterà difficoltà economiche in entrambi i paesi, che si sarebbero verificate, conti alla mano, in quanto i trasferimenti statali sarebbero stati utilizzati interamente per pagare i debiti pregressi, il residuo di cassa avrebbe lasciato spazio a pochissime manovre. Come ribadito in molte occasioni, i trasferimenti statali non sono garantiti nella loro interezza. Quanto sta accadendo al Comune di Piadena-Drizzona, dovrebbe insegnarci qualcosa: i trasferimenti erariali dell’anno 2023 sono diminuiti di
30.000 euro (dati int. Gov. it).

La gestione dei plessi scolastici sarà estranea al processo di fusione, essendo collegata a dinamiche governative e demografiche. Se vincesse il No, Pieve d’Olmi se bene amministrato, troverà nuove energie e idee di rilancio così come San Daniele Po.

In caso di vittoria del SI, la tanto annunciata gestione proporzionale dei trasferimenti (non garantiti nella loro interezza) come potrà essere messa in atto se l’ammontare del debito di San Daniele Po è cosi sproporzionatamente alto, sarà inevitabile creare squilibri, sarà impossibile destinare risorse eque a entrambe le aree. Va inoltre considerato che per l’anno 2024, il contributo statale straordinario di 403.933 euro non sarà sufficiente a pagare i debiti di entrambi i comuni essendo di 410.875,95, con un ricarico di esborso di euro 6.942,95, a totale carico del nuovo Comune.

Questi numeri sono tratti dal progetto di fusione che è stato calcolato per un debito totale delle due amministrazioni di 2.586.731,66 chiuso al 31 dicembre 2021. Peccato però che nel mese di ottobre 2022 il solo debito di San Daniele Po è arrivato a 2.823.627,30 (Corte dei Conti Lombardia/204/2022/PRSP), facendo salire il debito totale a 3.272.219,61 al quale bisogna aggiungere che il costo del denaro è ulteriormente aumentato.

Le informazioni che sono state divulgate dalle Amministrazioni, relativamente allo stato attuale del debito sono state poco chiare, il progetto di fusione redatto termina con la seguente nota: “i dati presenti all’interno del progetto di fusione vanno letti non nella loro puntualità, in quanto possono essere suscettibili di errori dovuti al mancato aggiornamento di alcune delle fonti , anche istituzionali consultate. Il progetto deve servire a ricostruire un quadro il piu possibile completo ed esaustivo dei due Comuni, per gli scopi cui è proposto il progetto. Si auspica che cio’ possa costituire per gli amministratori locali uno strumento utile ad elaborare una riflessione piu approfondita circa la fusione sia per gli amministratori che per le rispettive Comunit.

Per noi è invece fondamentale ricevere informazioni chiare e dettagliate vista la rilevanza dei numeri e della situazione aggiornata per consentire un voto consapevole! Per questi motivi stiamo continuamente ricevendo attestati di vicinanza e solidarietà da parte di cittadini di entrambi i paesi e di alcune frazioni, questi ultimi particolarmente preoccupati del mantenimento dei servizi e del loro futuro, desiderosi di mantenere autonomia e identità.

A tutti questi cittadini ci rivolgiamo affinché si rechino alle urne il 24 settembre 2023. Questo referendum è estremamente importante per il futuro dei nostri paesi. Auspichiamo che i cittadini di San Daniele e Pieve D’Olmi verifichino autonomamente quanto scritto nel progetto di fusione e nei documenti disponibili online relativamente a quanto il nostro Comitato contesta cosi da poter decidere liberamente senza condizionamenti” conclude il Comitato.

Per perorare la propria causa, il gruppo ha programmato una serie di incontri pubblici informativi: domenica 3 settembre 2023, dalle ore 08,00 alle ore 12,00, gazebo nella Piazza XXV Aprile di Pieve d’Olmi; Domenica 10 settembre 2023, dalle ore 18,00 alle ore 22,00, gazebo nella Piazza XXV Aprile di Pieve d’Olmi; Domenica 17 settembre 2023, dalle ore 19,00 alle ore 24,00, presso la Casa della
Cultura di Pieve d’Olmi; Mercoledi 20 settembre 2023, dalle ore 19,00 alle ore 24,00, presso la Casa della Cultura di Pieve d’Olmi.

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