Cronaca

Il 12 settembre riaprono le scuole
Tra le novità, l'arrivo dei tutor

Nuovo anno scolastico alle porte, in Lombardia le lezioni riprendono martedì 12 settembre. Da questa seconda metà di agosto ripartono le procedure per le supplenze annuali (200mila i precari previsti a  livello nazionale; per i dati locali occorre aspettare ancora qualche giorno) ma la vera novità è l’introduzione degli insegnanti “tutor” e degli “orientatori”, con ore aggiuntive che saranno pagate a parte. Dovranno favorire il recupero per i ragazzi che manifestano maggiori difficoltà, consentendo al tempo stesso a quelli che hanno particolari talenti di potenziarli.

Questi docenti hanno ricevuto nei mesi scorsi una formazione specifica sulla piattaforma “Indire”: a livello nazionale hanno inoltrato la richiesta di partecipazione ai moduli formativi 52.176 professori per il tutor e 4.252 per diventare docente orientatore. Su questi nuovi incarichi c’è però un certo scetticismo da parte dei sindacati, come ci spiega Salvatore Militello,  segretario Cisl Asse del Po. “Ritengo che questa debba essere considerata una fase transitoria. Ora come ora è previsto che il tutor operi su più classi ma si dovrà arrivare a un tutor per ciascuna. E poi questa figura dovrebbe entrare in pianta stabile nei piani dell’offerta formativa dei singoli istituti”.

Altra correzione: al momento hanno potuto iscriversi ai corsi i docenti in ruolo da almeno 5 anni; la richiesta è che venga estesa anche a chi, pur non essendo di ruolo, lavora da cinque anni.

Bisognerebbe poi – afferma il sindacato – ampliare i criteri sulla cui base assegnare queste figure a ciascun istituto:  non solo il numero di studenti ma anche la presenza di stranieri e la consistenza della dispersione scolastica.

Critiche vengono poi espresse anche alle  retribuzioni previste. Il compenso annuo lordo può variare tra i 2.850  e i 4.750 euro, “e si capisce bene che togliendo trattenute di tassazione poi alla fine rimane ben poco. Non so quanti docenti nella nostra provincia abbiano aderito, ma penso che non ci sia stata la calca. E ad ogni modo questa figura dentro la nostra scuola dovrebbe essere prevista nel contratto e non solo in una legge”

Le previsioni non sono rosee neanche per quanto riguarda i supplenti: “Non credo che ci discosteremo molto dalla situazione degli anni scorsi”, afferma Militello. “L’anno scolastico sarà garantito ancora una volta da un gran numero di precari”. gb

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