Cronaca

Riciclaggio, cresce l'allerta: 222
operazioni sospette in sei mesi

In uno scenario economico di luci ed ombre, con una ripresa incerta e ancora traballante, s’allunga sempre più il rischio di infiltrazioni crimiali, da parte di chi cerca di prendere il controllo del mondo imprenditoriale, muovendosi tra le pieghe più oscure della finanza: cresce infatti, anche sul nostro territorio, l’allarme per i tentativi di riciclaggio.

Come emerge dal nuovo report dell’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia, l’ente antiriciclaggio che si occupa di monitorare i flussi delle segnalazioni sui possibili illeciti nell’economia, nei primi sei mesi del 2023 nel nostro territorio sono state 222 le segnalazioni di operazioni sospette, che provengono da banche, intermediari finanziari, professionisti (notai, avvocati, commercialisti), money transfer, contro le 178 dello stesso periodo dello scorso anno.

Si nota quindi un incremento notevole, che si riflette anche nel dato nazionale: complessivamente la Uif ha ricevuto 77.693 SOS, in aumento del 4,7%. Secondo quanto si legge nel documento, ad aumentare sono soprattutto le segnalazioni riferite a operazioni online, più che raddoppiate rispetto al primo semestre 2022, fino ad arrivare a coprire oltre il 10% del totale.

Tra le regioni che maggiormente hanno contribuito alla crescita delle segnalazioni nel primo semestre 2023 emerge il contributo della Lombardia (+8,4%) a fronte di sensibili riduzioni per Puglia (-15,1%), Lazio (-12,4%) e Campania (-11,8%). A livello provinciale, Milano, Siena, Prato, Crotone e Roma si collocano ai primi cinque posti per numero di segnalazioni in rapporto alla popolazione.

LaBos

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