Cronaca

Aeroporto chiuso per eruzione Etna:
famiglia cremonese bloccata a Catania

La nube di fumo visibile dall'aeroporto

Anche una famiglia cremonese coinvolta nella seconda paralisi del traffico aereo a Catania nel giro di meno di un mese. Annullati tutti i voli dalla scorsa notte a causa dell’improvvisa attività stromboliana dell’Etna che nel giro di una mezz’ora, tra le 5 e le 6 del mattino, ha ricoperto le piste del Fontanarossa di uno spesso strato di polvere grigia, rendendo impossibili decolli e atterraggi.

“E’ stato impressionante, era l’alba quando dalle vetrate dell’aeroporto abbiamo visto una fitta coltre di fumo grigio scuro che a poco a poco ha oscurato il cielo”, racconta Anna, 22 anni, che insieme alla sorella e ai genitori avrebbe dovuto fare ritorno a Cremona con il volo Catania – Bologna delle 7,55.

“Avevamo già passato i controlli, ma il personale dell’aeroporto ci ha fatto tornare indietro dicendo di attendere aggiornamenti ai check in delle rispettive compagnie. In quel momento erano in partenza solo voli Ryan Air e Wizz, ma ai rispettivi sportelli non si è mai presentato nessuno. Abbiamo aspettato due ore prima di ricevere un messaggio (avevamo acquistato il biglietto online) che ci diceva che il volo era stato cancellato. Avevamo due opzioni: rimborso o altro volo. Abbiamo provato con la seconda, ma tutti gli scali alternativi, Trapani e Palermo, sono andati esauriti in pochissimo tempo e poi c’era il problema di come arrivare in quegli aeroporti, perchè i trasporti in Sicilia non sono proprio il massimo.

L’aria appena fuori dall’aeroporto era densa di pulviscolo, anche se la nube sembrava diradarsi. Gli steward dell’aeroporto, per quanto gentili, non sapevano più che pesci pigliare davanti alle richieste di tutti, a noi hanno consigliato di affittare una stanza da qualche parte, passare lì la giornata e tornare in aeroporto il giorno dopo.

Alla fine abbiamo optato per il treno: tantissimi altri l’hanno fatto, precipitandosi in stazione, che dista una quindicina di minuti in autobus dall’aeroporto. Per fortuna abbiamo trovato quattro posti su un treno che partirà alle 20.30 con cambio a Roma…. speriamo in bene. Intanto, con zaini e trolley al seguito, siamo andati a farci un giro per Catania e speriamo che ci arrivi il rimborso”.

La famiglia cremonese, tra l’altro, aveva completato un’escursione sul bordo del cratere di sud-est appena un’ora prima che iniziasse l’eruzione.

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