Cronaca

Freccia: ritardo di 162 minuti
"Così si demolisce il turismo"

FOTO SESSA

Domenica 23 luglio la Freccia della Versilia ha superato se stessa come record di ritardi, accumulando ben 162 minuti, mentre sabato scorso il ritardo è stato di 100 minuti. “Invece di aiutare il turismo, lo demoliscono”. Questo il commento apparso sui social di una mamma che sabato aveva portato suo figlio in stazione per prendere il treno che lo avrebbe dovuto portare a Viareggio. Partenza alle 8.40. O almeno, così avrebbe dovuto essere. Invece ai viaggiatori che stavano prendendo il biglietto è stato comunicato un ritardo di 90 minuti, a cui alle 10.10 se ne sono aggiunti altri 10.

Risultato: viaggiatori esasperati e arrabbiati, anche perchè, a causa del ritardo, chi aveva intenzione di trascorrere una sola giornata al mare ci ha rinunciato, pensando che non ne valesse più la pena. Insomma, più ore di viaggio che di mare. Alcuni stanno ancora aspettando il rimborso completo. Al commento della mamma se ne sono aggiunti tantissimi altri, la maggior parte di sconcerto per un treno definito ormai “inaffidabile”. E in più i commenti sulle ferrovie in generale, con mezzi, oltre che in ritardo, sporchi e n0n all’altezza di un paese civile.

Persino l’esordio della Freccia della Versilia, ripartita lo scorso 15 luglio dopo tre anni di stop, non è stato dei migliori, con 25 minuti di ritardo. Il convoglio, che sarà attivo fino al 10 settembre, collega il sabato e i festivi Bergamo e Pisa Centrale con una corsa all’andata e una al ritorno. Il treno ferma a Cremona, con partenza alle 8.40 e rientro previsto per le 21.24. Un servizio che era stato richiesto a gran voce, proprio perchè valorizza una tratta strategica anche da un punto di vista turistico, toccando le località balneari della Toscana. Ma per incentivare i viaggiatori a lasciare a casa l’auto e a scegliere il treno, bisognerà porre un freno a tutti i vari disservizi e ritardi.

Sara Pizzorni

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