Lettere

Ars Nova: “Rimbocchiamoci le maniche per la Casa della Gioventù”

da ARS NOVA aps

E’ notizia di questi giorni la volontà della Parrocchia dello Spirito Santo di voler riaprire la storica “Casa della
Gioventù” nelle stesse modalità con cui chi l’aveva concepita l’ha poi fortemente voluta e con tanto impegno
costruita. Quello che tale notizia ha generato è ben noto.

Ognuno di noi è spesso portato ad aspettare che siano “gli altri” a fare qualcosa ma talvolta questo diventa
la scusa che diamo, anzitutto a noi stessi, per non fare quello che, poco o tanto, potremmo invece fare.

Ars Nova, ben consapevole delle proprie limitate capacità dovute alle “poche braccia” e alle esigue disponibilità economiche, non vuole di certo entrare nel merito delle varie prese di posizione. Ha invece deciso di rimboccarsi le maniche e di farsi carico della rimozione di quanto altre “poche braccia” hanno accumulato negli spazi esterni dalla Casa della Gioventù, operazione indispensabile per liberare i locali da cose non più utili e procedere ad una adeguata pulizia.

Sarà nostro impegno tentare di recuperare tutto quanto (a prima vista sembra ci sia poco da lavare) potrà
avere una seconda vita è conferire il resto ad un centro di raccolta autorizzato.
Ars nova ha tra i propri scopi anche quello di recuperare tutto quanto possa avere una nuova vita e proprio
a tal proposito organizza mensilmente, su incarico e in stretta collaborazione con il Comune, il “Mercatino di
Castelvetro” che si tiene ogni quarta domenica nel q.re Longo – zona Mezzano.

Non nuova è anche la collaborazione con le Parrocchie di S. Giovanni e dello Spirito Santo: con le stesse l’associazione ha organizzato la pesca di beneficenza in occasione della sagra di Croce e della festa di S.
Giovanni a Castelvetro e presto si occuperà di analoga iniziativa in occasione della sagra dello Scalogno.

Ars Nova presta inoltre il suo contributo in occasione di feste religiose con valenza culturale/tradizionale.
Con questo gesto non vogliamo di certo “metterci in mostra”.

Auspichiamo piuttosto che altri (associazioni, enti-privati) possano andare oltre ad eventuali prese di posizione e, solamente mossi dallo scopo di fare “del bene per la comunità”, contribuiscano a ridare vita e dignità a questo luogo così importante per il nostro paese e così radicato nei ricordi di tante persone.

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