Cronaca

West Nile virus, prima sospetta
positività nel Cremonese

Anche in provincia di Cremona primo caso di positività al West Nile, sebbene ancora da confermare. A renderlo noto è l’ultimo bollettino settimanale di sorveglianza integrata del virus, pubblicato nei giorni scorsi, secondo cui la sorveglianza veterinaria attuata su cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici, ha individuato la circolazione del West Nile nel nostro territorio dal giorno 18 luglio. Solitamente è il Centro di Referenza Nazionale per le Malattie Esotiche degli animali che si occupa di analizzare i campioni e fornire eventuale conferma di positività.

Quest’anno la circolazione del virus è iniziata piuttosto precocemente, e c’è anche già un caso di infezione confermato nell’uomo: si tratta di un donatore di sangue residente in provincia di Parma. Complessivamente sono una ventina le province in cui è dimostrata la ciroclazione, in sei diverse regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Sicilia e Sardegna.

Normalmente quando viene rilevata una positività a livello veterinario, essa anticipa di qualche settimana i casi umani, e scatta l’allerta. Cosa fare nel proprio piccolo? Partendo dal presupposto che la principale via di trasmissione è la puntura delle zanzare, è bene utilizzare abiti che coprono tutto il corpo quando si va all’aperto, usare repellenti, rimuovere o limitare ristagni d’acqua in giardino. Ma è anche importante avere chiari i possibili sintomi della forma neuroinvasiva: sintomi neurologici, alterazioni motorie, nell’anziano anche confusione e astenia, a volte febbre. In questi casi può essere utile rivolgersi al medico per eventuali accertamenti.

Laura Bosio

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