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Cartelle esattoriali, cosa fare: tempi, ricorso e rate

(Adnkronos) – La cartella esattoriale è un atto di pagamento che l’Agenzia delle Entrate – Riscossione invia al contribuente per richiedere il saldo di somme a debito che sono risultate da un controllo dell’ente creditore. Come spiega Money.it, queste somme vengono iscritte a ruolo e trasmesse all’Agenzia delle Entrate che provvede a elaborare una cartella di pagamento al fine di riscuotere il debito. Scegliere di non pagare una cartella esattoriale entro i 60 giorni di tempo che prevede il termine potrebbe essere molto rischioso poiché permette all’Ader di avviare delle procedure cautelari nei confronti del creditore. L’Agenzia può procedere, infatti, al fermo amministrativo dii veicoli, di beni mobili o all’ipoteca, ma anche procedere all’esecuzione forzata per recuperare coattivamente il credito con il pignoramento dei beni o dei crediti. 

Proprio per questo, quando si riceve una cartella esattoriale si deve accantonare fin da subito l’idea di non pagare e scegliere tra due strade: saldare l’importo richiesto anche tramite rateizzazione oppure presentare un ricorso avverso contro la cartella esattoriale, se si ritiene di non dover versare le somme in questione. 

Se l’importo richiesto è troppo alto e non si riesce a saldarlo in una volta sola, la soluzione, ora che sono scaduti i termini per aderire alla definizione agevolata delle cartelle, è quella di presentare una domanda di rateizzazione. La richiesta può essere inviata in tre modalità diverse: 

● utilizzando la pec e inviandola a uno degli indirizzi riportati sui modelli di rateizzazione; 

● presentando la domanda direttamente presso uno sportello dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione; 

● inviando la domanda online sul sito dell’Ader utilizzando il servizio “Rateizza adesso” che permette di dilazionare importi fino a 100 mila euro. 

Il piano di dilazione può arrivare a un massimo di 6 anni, ovvero 72 rate mensili, ma per importi superiori ai 60 mila euro è possibile, presentando una documentazione che attesti la difficoltà economica, ottenere anche una rateizzazione fino a 120 rate. 

La rateizzazione, però, può anche decadere se non si pagano 8 rate, anche non consecutive, del piano stabilito. Se si decade dal piano di dilazione l’importo residuo da pagare può essere saldato: 

● o in un’unica soluzione; 

● o con una nuova rateizzazione ma solo a patto che tutte le rate del vecchio piano di dilazione in scadenza alla data della richiesta siano state saldate. 

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