Cronaca

Continua la raccolta firme contro
il muro di cemento di via Giordano

FOTOGALLERY e VIDEO FRANCESCO SESSA

Ancora poco più di una settimana di raccolta firme e poi i residenti che si stanno mobilitando contro l’estetica del supermercato che sta sorgendo sull’ex area Snum di via Giordano, prenderanno contatti con l’amministrazione comunale per chiedere ascolto.

“Sappiamo di non avere molte possibilità di cambiare le cose”, spiega l’ideatore dell’iniziativa, Diego Garelli, residente nel condominio di via Ratti “oscurato” dai circa 9 metri della nuova costruzione, “ma confidiamo che questa raccolta firme serva almeno per avere un confronto con chi ha dato il permesso di costruire. Io non sono contrario al supermercato, me ne servirò sicuramente, ma credo che si potesse costruire in modo diverso”.

La proposta contenuta nella lettera che sta girando tra i residenti per le firme è quella di realizzare un giardino verticale lungo la parete di cemento che costeggia tre lati della costruzione all’angolo Cadore – Ratti Giordano.

Una proposta che però si scontra con il poco spazio a disposizione tra l’edificio e i marciapiedi, e anche con l’idea progettuale dell’edificio che non è mai cambiata rispetto a quella originaria dell’architetto urbanista Giuseppe Tamagnini e approvata dalla Commissione Paesaggio anni addietro. Da quanto risulta infatti l’attuale commissione consultiva  presieduta dall’architetto Maurizio Ori, non è mai stata interpellata. Le modifiche apportate nel corso degli anni sono semmai state legate al parcheggio e alla piattaforma seicentesca in mattoni a vista che la Soprintendenza ha chiesto venisse valorizzata, cosa che è stata fatta.

Nei prossimi giorni davanti al cantiere dovrebbe comparire un cartello con il render della costruzione in modo che i residenti possano vedere come apparirà a fine lavori: rivestita da una finitura in maglia di ferro color bronzo. le immagini dal drone (GUARDA QUI) restituiscono un impatto visivo meno pesante della costruzione rispetto a quanto si percepisce nella stretta via ratti. L’edificio appare più basso di quasi tutte le costruzioni che lo circondano, fatta eccezione per le case di via Cadore

La raccolta firme ha il pieno appoggio della presidente del comitato di quartiere Cristina Arata: “Mi stupirei del fatto che l’amministrazione comunale non volesse farsi portavoce delle richieste dei cittadini nei confronti della proprietà dell’area”. gbiagi

 

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...