Cronaca

I pandori di Chiara Ferragni
nel mirino della Finanza

Un pandoro difficile da digerire per l’imprenditrice cremonese Chiara Ferragni: nel mirino della Finanza l’iniziativa benefica che l’aveva vista protagonista lo scorso Natale insieme alla Balocco, azienda dolciaria piemontese tra i leader del settore.

Cosa è successo? Andiamo per gradi: su indicazione del Codacons l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva aperto un procedimento in un primo momento solo nei confronti della Balocco, accusata di beneficenza sospetta. Dopo aver ispezionato la sede a Fossano, nel cuneese, i funzionari hanno però deciso di estendere le loro indagini alle sedi milanesi di Fenice e TBS Crew, le due società che fanno capo proprio a Chiara Ferragni. 

Il nodo della questione starebbe nella scarsa trasparenza. La somma versata in beneficenza, infatti, sarebbe legata a un accordo antecedente la campagna, e non derivante dall’ammontare delle vendite. In poche parole, Chiara Ferragni e Balocco avrebbero stabilito a priori una precisa quota da devolvere all’ospedale Regina Margherita di Torino, cifra diversa (e probabilmente più bassa) rispetto a quella che sarebbe poi derivata dall’effettiva messa in vendita dei pandori “glitterati”.

Il Codacons dichiara: “Grazie alla decisione di estendere le indagini alle società di Ferragni sarà possibile capire meglio i dettagli di una operazione commerciale proposta al pubblico con criteri poco chiari e tali da modificare le scelte dei consumatori”.

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