Ai "Giovedì" il Cavec racconta
la storia delle moto a due tempi
Nel “giovedì d’estate” dedicato ai motori torna in piazza, come ogni anno, anche il Cavec che presenta una bella rassegna tematica dedicata alle motociclette a due tempi. Un tipo di motore di fatto sparito con l’introduzione delle norme di rispetto ambientale ma che, comunque, rappresenta una pagina importantissima del settore delle due ruote.
A curare l’esposizione è Cesare Foletti, consigliere del club, che ha raccolto una ventina di mezzi d’epoca. “Quasi tutti gli appassionati hanno imparato ad andare in moto con le due tempi –spiega Foletti – Perché la versatilità di questo tipo di propulsore lo rendeva adatto tanto ai ciclomotori quanto alle super sportive e ai modelli da competizione. Proprio per le sue prestazioni brillanti è rimasto nel cuore di moltissimi appassionati ma non solo a loro. Proprio perché le “due tempi” erano diffusissime ciascuno potrà ritrovare i mezzi della propria giovinezza”.
“Con questo criterio abbiamo selezionato una ventina di esemplari. Spaziamo dai ciclomotori alle cilindrate più importanti, dalle moto pensate per il cross e il fuoristrada a quelle nate per la pista e poi portate in strada”.
La più datata è la Isomoto 125 dei primi anni Cinquanta, le più giovani le Suzuki RGV Gamma 500 e la Aprilia RS Diablo 250. La prima discendente diretta dei “prototipi” che consentirono a Uncini e Lucchinelli di diventare campioni del mondo, la seconda erede di quella che portò ai vertici delle classifiche campioni come Max Biaggi o Valentino Rossi. E, in mezzo, tante curiosità come, ad esempio, la Malaguti Grizzly, un vero e proprio “cross in miniatura” che per anni venne pubblicizzata anche su Topolino (oltre ad essere premio in tanti concorsi riservati ai piccoli lettori).
Era un “piccola moto per sognare da grandi”. “Abbiamo pensato ad un tema coinvolgente per rinnovare il rapporto con la città – conferma il presidente del Cavec Claudio Pugnoli – I “Giovedì d’Estate” sono una bella occasione per incontrare la comunità locale, per condividere la nostra passione e per promuovere la storia dei veicoli d’epoca, non solo per gli aspetti tecnici e sportivi ma anche per quanto riguarda l’evoluzione degli stili di vita e del costume”.