Cronaca

Cure oncologiche, prosegue
installazione acceleratore lineare

All’Ospedale di Cremona proseguono i lavori d’installazione del nuovo acceleratore lineare, ricevuto a fine giugno e destinato alla Radioterapia e Medicina nucleare. Oggi sono state consegnate le componenti che consentiranno la refrigerazione dell’apparecchiatura e dei locali in cui sarà utilizzata. Viste le dimensioni dei macchinari, è stato necessario per l’ospedale organizzare un diverso percorso per l’accesso dei pazienti al pronto soccorso, comunque segnalato attraverso una striscia arancione sul percorso.

L’attivazione dell’acceleratore richiederà diversi mesi: terminata la fase d’installazione e di collaudo tecnico, è previsto l’intervento della Fisica Sanitaria per mettere a punto il funzionamento della strumentazione. Seguirà la formazione del personale medico e dei tecnici di reparto, nonché l’adeguamento dei locali.

L’acceleratore lineare consente di trattare la maggior parte delle patologie oncologiche con precisione ed efficacia, offrendo un’importante alternativa terapeutica per i casi che non possono essere trattati con la chirurgia.

Quest’ultima apparecchiatura – True Beam “gemella” di quella acquisita un anno fa – sostituisce il VERO e porta a tre il numero di acceleratori lineari in uso in reparto. In caso di guasti o manutenzioni, consentirà di garantire una continuità nell’erogazione dei trattamenti per i quasi mille pazienti che ogni anno necessitano di cure radio-oncologiche.

Grazie all’accelerazione di un fascio di elettroni, l’acceleratore lineare produce fasci di radiazione ionizzanti ad alta energia che provocano un danno alle cellule tumorali, riducendone la possibilità di duplicarsi.

La nuova tecnologia permette di operare con precisione millimetrica su bersagli sia statici (ad esempio lesioni metastatiche ossee) sia mobili (come nel caso di noduli polmonari neoplastici), sincronizzando l’irradiazione con i naturali movimenti respiratori del paziente. La rapidità e l’efficacia del trattamento consentono di ridurre i tempi di esposizione, e spesso il numero di sedute.

L’acceleratore lineare è utilizzato per la cura di pazienti con tumori che per estensione, per controindicazioni o comorbidità non possono essere trattati con la chirurgia. È inoltre utilizzato nel setting preoperatorio (carcinomi del retto localmente avanzati) o post-operatorio (tipico esempio i trattamenti postchirurgici nei tumori mammari oppure nei tumori cerebrali).

In molti casi, la radioterapia è associata alla chemioterapia; trova inoltre un largo impiego nell’ambito di trattamenti palliativi per metastasi ossee, cerebrali e linfonodali, spesso con tecniche stereotassiche, che consentono di somministrare con estrema precisione dosi di radiazioni molto elevate a bersagli tumorali di piccole dimensioni, distruggendoli.

 

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