Cronaca

Case vacanze: per i cremonesi
"digitali", tante insidie via web

Estate, tempo di vacanze, ma anche un’occasione per i truffatori, soprattutto quelli che mettono in scena il raggiro delle case vacanze. Sono numerose le segnalazioni di turisti cremonesi incappati nella rete. Qualcuno ha trovato l’abitazione affittata occupata, altri hanno trovato uno spazio vuoto. Come ogni anno, è bene ricordare a chi decide di prenotare online la sistemazione per le vacanze dopo aver pagato la caparra, se non l’intera permanenza, di porre la massima attenzione per evitare brutte sorprese.

Innanzitutto non bisogna affidarsi a siti improvvisati o ad annunci sui social. Meglio preferire le piattaforme più conosciute su cui spesso ci sono anche le recensioni di chi ha già prenotato la casa. Per verificare, inoltre, la veridicità delle immagini dell’annuncio, è bene utilizzate un motore di ricerca web di immagini su cui caricare le foto presenti nell’annuncio e controllare così che non si tratti di foto da repertorio ma di una casa reale. La stessa cosa si può fare inserendo sul motore di ricerca la prima riga dell’annuncio. Per capire se l’immobile e la zona corrispondano alla descrizione dell’annuncio, si può cercare la strada indicata sulle mappe disponibili sul web e una volta trovato il luogo esatto, visualizzarlo tramite satellite. Diffidare se il prezzo è troppo basso: difficilmente si tratta di un affare. Essenziale, poi, ove possibile, incontrare l’inserzionista per una visita della casa e per consegnare l’importo dovuto di persona. La richiesta di una caparra è legittima, purché non superiore al 20% del totale. Diffidare anche da chi chiede la ricarica di una prepagata, è uno dei campanelli di allarme. Evitare di inviare documenti personali: carta d’identità, patente o passaporto non devono mai essere condivisi in quanto potrebbero essere utilizzati per fini illeciti. E infine è consigliabile tracciare tutte le conversazioni con il proprietario di casa. Saranno molto utili in caso di denuncia.

In questi ultimi anni sono stati numerosi i casi su cui hanno indagato gli agenti della polizia postale di Cremona, spesso riusciti a rintracciare i responsabili di questi odiosi raggiri che trasformano un incubo le tanto sospirate vacanze. Per Cremona il caso più eclatante è quello di tre persone finite a processo per truffa dopo aver affittato una casa vacanze a Bellaria Igea Marina, pubblicando su vari siti online il falso annuncio di un appartamento in locazione stagionale al prezzo particolarmente conveniente di 360 euro la settimana. E invece non era così. Una quindicina i cremonesi raggirati, tra coppie e nuclei familiari.

Dunque si consiglia la massima attenzione, soprattutto se si pensa che solo il 2% degli italiani tra i 18 e i 75 anni non usa Internet per scegliere le vacanze. Il turista “non digitale” è ormai in via di estinzione, e proprio per questo motivo le insidie del web si sono moltiplicate.

Sara Pizzorni

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