Lettere

Cremona-Mantova: difficoltà anche
per passare da privato a pubblico

da Dario Balotta, responsabile trasporti Europa Verde

Egregio direttore,

Se è vero che il progetto della Cremona Mantova langue da oltre 20 anni e che non ha nessuna ragione logica per essere realizzato, non c’è una analisi indipendente costi-benefici che ne dimostri l’utilità, è anche vero che la Regione Lombardia ha deciso di prendere in mano direttamente la costruzione di molte infrastrutture regionali tra cui le autostrade, come la Broni-Mortara e l’interconnessione Brebemi Pedemontana.

Le notevoli difficoltà dichiarate recentemente in commissione regionale per realizzare l’opera l’hanno spinta verso l’ipotesi di riqualificare anche la statale 10 CR-MN. Ciò potrebbe servire solo a ridurre il prezzo della concessione attualmente ancora in mano a Stradivaria controllata dal gruppo privato Gavio. Concessione che è al centro di un conflitto legale tra Stradivaria e Regione Lombardia che vorrebbe appropriarsene al minor prezzo possibile.

Il 23 novembre prossimo ci sarà l’ennesima udienza in tribunale. La Lombardia ha in mente il ritorno alle partecipazioni statali, cioè ad un nuovo clientelismo degli anni duemila in chiave regionale. Assumendo contemporaneamente il ruolo di costruttore e gestore di infrastrutture di ogni tipo. Su tutti è l’esempio della Pedemontana. Per finanziarla ha dovuto prenderne (il mercato finanziario non ne ha mai voluto sapere) il controllo azionario attraverso l’acquisto da Gavio, tramite le Ferrovie Nord Milano che ha acquisito controllo l’autostrada Milano-Serravalle che ha in pancia la Pedemontana.

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