Ex Banca d'Italia, demolito
caveau: il recupero entra nel vivo
I lavori di recupero della ex banca d’Italia sono entrati nel vivo. In particolare, è stato demolito il caveau, come ha spiegato Aldo Gazzina, direttore dell’ufficio tecnico Findonati: “Siamo ormai nella fase di demolizione del corpo centrale dell’edificio. dov’era situata la hall in cui pubblico poteva recarsi per accedere agli sportelli della banca. La demolizione si è protratta fino a 7 metri di profondità e ha riguardato sia il caveau sia il sottostante sotto-caveau. Le macerie sono il risultato delle operazioni eseguite”.
Il progetto della banca, presentato qualhce mese fa, porta la firma dello studio milanese di livello internazionale Stefano Boeri Architetti, e prevede una vetrata che chiuderà il portico che si affaccia su piazza Stradivari (con tre accessi, due laterali ed uno centrale). La copertura introdurrà un piano in più (per un totale di cinque piani fuori terra di cui quattro adibiti a residenze, ed una superficie fotovoltaica di 480 metri quadrati). Sono inoltre previste specie vegetali differenti a caduta, in una trama di logge e terrazze che ricorda, senza imitare, il Bosco Verticale milanese e sarà inoltre introdotta un’area verde centrale.
I principi progettuali su cui si basa l’intervento vedono da un lato una riqualificazione che tenga conto del valore delle pre-esistenze e dall’altro l’efficientamento energetico della struttura e la sua riconnessione con la città. L’ex banca d’Italia rinascerà come Palazzo Corteverdi; questo sarà infatti il nuovo nome dell’edificio.
Silvia Galli