Cronaca

Donazioni sangue e organi
Rinnovato protocollo d'intesa

Silvana Cirincione, Direttore Sanitario di ATS

È stato rinnovato per il prossimo triennio il “Protocollo d’intesa per la realizzazione di percorsi di informazione e sensibilizzazione alla donazione di sangue e midollo e alla donazione e al prelievo di organi e tessuti”, fortemente voluto dall’ATS Val Padana e dalle Associazioni del Dono ed in particolare da ABEO Mantova, ADMO Regione Lombardia, AIDO Cremona e Mantova, AVIS Provinciale di Cremona e di Mantova e dal Centro Servizi per il Volontariato CVS Lombardia Sud. Il protocollo è stato inoltre sottoscritto da ASST Crema, Cremona e Mantova, Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri delle province di Cremona e Mantova, Ordine Interprovinciale delle Ostetriche di Bergamo, Cremona, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Ordine della Professione di Ostetrica di Mantova, Ordine delle Professioni Infermieristiche di Mantova e di Cremona, Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (TSRM-PSTRP) di Cremona e Mantova, Uffici Scolastici Regionali (Ambito di Cremona e Ambito di Mantova) e Istituti Capofila della Rete Scuole che Promuovono Salute (SPS) di Cremona e di Mantova.

L’obiettivo fondante del protocollo è quello di promuovere la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule staminali, considerata come atto di responsabilità sociale, civica ed umanitaria. Tutti i soggetti firmatari hanno condiviso il mandato di coinvolgere attivamente la società civile ad ogni livello e ogni età attraverso attività di promozione e informazione, necessarie per compiere scelte consapevoli e reclutare nuovi donatori a partire dai giovani che abbiano compiuto la maggiore età.

Il protocollo presenta quindi due anime: la prima ha l’intento di sostenere e diffondere il valore del “dono” sul territorio di ATS attraverso il preziosissimo lavoro delle associazioni e la seconda di coinvolgere ed appassionare nuovi volontari che possano dare linfa vitale alle associazioni.

Al contempo, sono considerati centrali lo sviluppo e la promozione di tutte quelle azioni e buone pratiche sinergiche, realizzate da diversi attori nelle province di Cremona e Mantova, in grado di divulgare, già a partire dalle giovani generazioni, la conoscenza di stili di vita salutari – con particolare riferimento all’attività motoria – che possano aiutare a prevenire patologie croniche e invalidanti.

Questi obiettivi possono essere perseguiti solo attraverso la prosecuzione del patto di collaborazione tra Associazioni, Enti ed Istituzioni, che condividono finalità e collaborano – attraverso il lavoro di tavoli interprovinciali e territoriali – alla realizzazione di progettualità in grado di attivare le comunità e rendere i giovani sensibili sul valore sociale della donazione, ponendo l’accento sugli aspetti di solidarietà e salute, volontariato, cittadinanza attiva, responsabilità civica.

Risulta inoltre strategica l’alleanza che si consolida tra il mondo della scuola, l’associazionismo e gli enti sanitari, attraverso il Catalogo “La salute a Scuola: Progettare in Rete” dell’ATS della Val Padana, nel quale sono proposti alcuni progetti di sensibilizzazione alla cultura della donazione in ambito scolastico. Le specifiche iniziative interdisciplinari, diversificate per ogni ordine di scuola, sono realizzate attraverso incontri condotti con modalità partecipative. A tale proposito si segnalano i progetti “La mia vita in te – Sensibilizzazione alla cultura della donazione, alla responsabilità sociale e civica, allo sviluppo della capacità critica”, proposto nelle scuole mantovane e “La donazione di organi, tessuti, sangue e cellule staminali emopoietiche”, proposto nelle scuole cremonesi e cremasche.

“L’ATS della Val Padana prosegue il suo ruolo di governo della rete dedicata alla valorizzazione della donazione. La mission è monitorare e sostenere progetti realizzati dai partner e destinati a differenti target di popolazione con l’intento di creare “comunità attive” in vari ambiti – afferma Silvana Cirincione, Direttore Sanitario di ATS -. Esempi sono appunto i progetti scolastici contenuti nel Catalogo “La salute a Scuola: Progettare in Rete” per lo sviluppo di life skills in bambini e ragazzi, le buone pratiche promosse nel programma regionale Workplace Health Promotion (WHP) pensate per i lavoratori e le loro famiglie, e tutte le iniziative realizzate dalle associazioni sportive per la promozione della salute tra giovani, adulti e anziani. Si tratta di iniziative sostenute da una strategia multisettoriale che vuole sia coniugare la sensibilizzazione al valore del dono con quella per gli stili di vita salutari, sia – in ottica One Health – favorire l’integrazione delle politiche sanitarie con quelle sociali, sviluppando così contesti e interventi capaci di creare opportunità favorevoli all’adozione di uno stile di vita attivo in condizioni di equità sociale e di contrasto delle disuguaglianze di salute”.

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