Cronaca

Violazione di domicilio:
condanna per 43enne marocchino

Lo scorso mese di giugno era stato sorpreso dai carabinieri dopo essersi introdotto in un appartamento di cui aveva forzato la porta di ingresso. In arresto per violazione di domicilio aggravata era finito un 43enne marocchino senza fissa dimora con a carico precedenti penali. Oggi l’uomo, assistito dall’avvocato Ugo Carminati, è stato condannato ad una pena di 1 anno e 2 mesi di reclusione contro i 2 anni e 6 chiesti dal pm onorario. Il legale della difesa è riuscito a far cadere l’aggravante.

Era la notte del 5 giugno quando i militari di Cremona erano intervenuti in un condominio di via Gaspare Pedone su segnalazione di un residente, che si era accorto del tentativo di forzare la porta dell’appartamento accanto al suo.

Giunti sul posto, i carabinieri non avevano trovato nessuno ma, ipotizzando che il malvivente si fosse nascosto sul tetto, avevano finto di allontanarsi dal palazzo, per poi tornare e coglierlo sul fatto poco dopo, quando già era entrato nella casa. All’esterno, appoggiato al muro vicino all’ingresso, era stato trovato un bastone utilizzato per forzare la porta. Nei confronti dell’uomo, il giudice aveva disposto il divieto di dimora a Cremona.

“La casa era in ristrutturazione, era un cantiere”, ha spiegato l’avvocato Carminati. “Non è stata provata l’effrazione, l’aggravante della violenza sulle cose”.

Sara Pizzorni

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