Cronaca

Ferì il rivale in amore. Ma
è legittima difesa, assolto

Sei anni fa, il 13 dicembre del 2017, Giuseppe, 37 anni, aveva colpito a colpi di mazza Matteo, 34 anni, amante della sua compagna, che a sua volta l’aveva ferito con tre coltellate. Quest’ultimo, finito a processo per lesioni, è stato assolto perchè gli è stata riconosciuta la legittima difesa. Giuseppe era finito in ospedale con ferite alla schiena e alle gambe: 15 giorni di prognosi, mentre 9 se l’era presi Matteo, assistito dall’avvocato Cesare Grazioli. I due non si sono mai denunciati. Era stato un vicino di casa, quella notte, a chiamare i carabinieri dopo aver sentito le urla dell’imputato.

L’avvocato Cesare Grazioli

Ai carabinieri, il 34enne aveva raccontato di essersi trovato davanti il rivale che dopo aver sfondato la porta era salito in camera da letto dove lui stava dormendo e di essergli piombato addosso colpendolo con un bastone.

Un’aggressione dovuta alla relazione sentimentale che Matteo aveva da poco intrapreso con la compagna di Giuseppe.

Il 37enne, intanto, trovato sanguinante in una via con ferite multiple da accoltellamento, aveva ammesso, davanti ai militari, di essere andato a casa di Matteo e di aver sfondato la porta, riferendo che tra i due c’era stata una colluttazione. Poi, però, lui aveva allentato la presa con l’intenzione di andarsene, e proprio in quel momento, quando era di spalle, Matteo l’aveva colpito alla schiena con il coltello.

Oggi in aula, l’avvocato Grazioli ha dimostrato che il suo cliente aveva ferito Giuseppe non mentre quest’ultimo si stava allontanando, ma nel corso della lite, durante la quale Giuseppe lo stava colpendo con il bastone. Matteo aveva preso il coltello per difendersi. Legittima difesa: sentenza di assoluzione.

Sara Pizzorni

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