Ambiente

Comunità energetiche rinnovabili
Primi passi in provincia

Entro pochi giorni dovrebbe esserci il decreto che sbloccherà gli incentivi per le comunità energetiche rinnovabili. Già considerate il punto di svolta per la transizione ecologica italiana, si tratta di fatto di associazioni di enti pubblici o privati che scelgono di dotarsi di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo. Nelle stime del ministero dell’ambiente ne dovrebbero nascere fino a 15 mila in tutta Italia.

E c’è chi si è già mosso, anche se le fasi sono ancora embrionali: da Crema passando per il capoluogo fino al casalasco. Il Comune di Cremona lo ha stabilito in giunta un paio di settimane fa, su proposta del Vice Sindaco Andrea Virgilio, da costituirsi con AEM.

Con FONDAZIONE CARIPLO i progetti al nastro di partenza nel cremonese sono “Una Comunità Energetica per le Comunità” della Fondazione Casa Famiglia S.Omobono Onlus di Cremona e le Comunità Energetiche Rinnovabili di Sospiro, Piadena, Soresina e Gussola, con rispettivi capofila l’Istituto Ospedalieri di Sospiro Onlus, la Parrocchia di S. Maria Assunta, la Parrocchia di S.Siro V.vo, e l’Unione Terrae Fluminis.

Progetti che si intrecciano con quelli voluti dalla diocesi di Cremona, anche le parrocchie infatti saranno coinvolte. Anche a Pizzighettone ci si è già attivati con tanto di serata per illustrare alla cittadinanza i benefici, così come in tutto il Cremasco con Consorzio.it a fare da capofila. Tra i comuni che hanno manifestato interesse: Offanengo, Rivolta d’Adda, Castelleone.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...