Cronaca

Inaugurata la via dedicata al regista
e giornalista Sandro Talamazzini

A lui intitolato il vialetto che unisce viale Po a via della Cooperazione

Il ricordo di Sandro Talamazzini (1922 – 2006), regista, fotografo, documentarista, giornalista, nonché cultore delle tradizioni popolari, rimane vivo grazie ai suoi racconti e alle sue produzioni cinematografiche, ma non solo. Nella città in cui è nato e che ha saputo narrare con uno stile inimitabile, c’è ora un luogo che gli rende omaggio: il vialetto pedonale che unisce viale Po a via della Cooperazione, fiancheggiando il parco Tognazzi e l’Arena Giardino, intitolato a suo nome.

La segnaletica che riporta il nome dell’illustre concittadino è stata scoperta questa mattina, nel corso di un’informale ma partecipata cerimonia, presenti l’assessore alla Cultura Luca Burgazzi, Giorgio Brugnoli, che, a nome di tanti cremonesi, ha inoltrato tempo addietro alla Commissione Toponomastica la proposta di dedicare una via a Sandro Talamazzini, i figli Chiara e Damiano, il nipote Martino Moruzzi, Giovanni Biondi, autore di un libro su Talamazzini, e Gualtiero Nicolini. Come ha ricordato l’Assessore Luca Burgazzi, l’intitolazione avviene a seguito della decisione presa dalla Giunta comunale che ha fatte proprie le motivazioni espresse in modo unanime dalla Commissione Toponomastica volte a mantenere vivo il ricordo di persone che si sono distinte per il loro importante valore sociale e culturale. Il luogo scelto per ricordare Sandro Talamazzini non è casuale, in quanto si trova nel quartiere Po, dove viveva, vicino al fiume che tanto amava e all’Arena Giardino. Questa struttura, inserita in una grande area verde come il parco Tognazzi, che a breve sarà interessato da un’importante riqualificazione, è stata realizzata sia per promuovere la cultura e l’arte cinematografica in genere e locale in particolare, ma anche per tutelare lo straordinario esempio di architettura industriale rappresentato dalla ex fornace Frazzi, luogo questo d’ispirazione per Talamazzini.

 

Come scritto da Giorgio Brugnoli nella sua richiesta d’intitolazione, e ricordato questa mattina, Sandro Talamazzini, uomo poliedrico, amava definirsi il “ragazzo di via del Sale”, luogo questo di grande ispirazione nei suoi racconti e nelle sue produzioni cinematografiche nelle quali primeggiavano la cultura e la civiltà contadina, il Po ed il vissuto di un rione tra i più popolati e popolari della città che gravitava intorno alla vita della fornace Frazzi. Da qui la realizzazione di documentari del periodo neorealistico eccezionali vincitori di premi e riconoscimenti nei maggiori Festival di Cinema. Opere come Michelina Mangiafuoco, i Renaidi del Po, Il Porcellino d’India, Cremona città da scoprire ed il Fratellino di Latte suscitarono l’interesse di grandi registi come Roberto Rossellini ed Ermanno Olmi e questi filmati ancora oggi vengono presentati nei cinema alle nuove generazioni con successo ed ammirazione. Questa sera all’Arena Giardino saranno proiettati alcuni dei documentari realizzati dal regista. Parole segnate dalla commozione quelle dei figli Chiara e Damiano, che hanno ringraziato per la decisione di intitolare al padre questo piccolo viale in un luogo a lui molto caro. Giovanni Biondi ha ripercorso la grande carriera di Sandro Talamazzini, conosciuto quando lavorava nelle emittenti televisive locali, con rubriche sempre legate a personaggi e alle tradizioni del nostro territorio, tanto da essere ricordato come il volto storico della gente cremonese. Apprezzandone la grande umanità, capacità e conoscenza, ha voluto studiare e divulgare la storia di questo illustre concittadino. Infine, Gualtiero Nicolini ha sottolineato un altro aspetto dell’artista, molto importante, il Talamazzini scrittore appassionato.

 

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