A Mantova "Artigiani
del futuro: 100 Storie"
Il liutaio Stefano Trabucchi: “Il bello del lavoro artigiano sta nella capacità di coniugare qualità, innovazione, tecnologia all’avanguardia e tradizione, e nel mio caso tutto si lega alla città di Cremona e al mondo della liuteria”
Il valore dell’artigianato attraverso storie e numeri. Le storie, quelle delle piccole e medie imprese che sono il tessuto produttivo del Paese e che rappresentano l’infrastruttura della produzione made in Italy e l’idea della qualità italiana nel mondo.
E i numeri, che raccontano bene quanto queste realtà siano attori fondamentali nel campo della sostenibilità ambientale e della green economy. Un dato su tutti: +44,8 per cento di investimenti green tra i quinquenni 2011/2015 e 2017/2021.
Promosso da Symbola – fondazione che ha per mission l’unione di imprese, istituzioni e intelligenze che puntano su qualità e bellezza – Confartigianato, Cna e Casartigiani è stato presentato “Artigiani del futuro 100 Storie”, una ricerca che testimonia come l’impresa italiana sia ispirata ai valori dell’artigianato.
“Tradizione manifatturiera, tensione all’innovazione, sostenibilità, legami con il territorio e le comunità, per un’economia più a misura d’uomo e per questo più coesiva e competitiva”, ha rimarcato il presidente di Symbola Ermete Realacci.
“Il bello del lavoro artigiano sta nella capacità di coniugare qualità, innovazione, tecnologia all’avanguardia e tradizione, e nel mio caso tutto si lega alla città di Cremona e al mondo della liuteria”, racconta a “Mondo Padano” il liutaio Stefano Trabucchi, vicepresidente di Confartigianato Cremona, protagonista di una delle cento storie premiate.
Le imprese artigiane rappresentano un vero e proprio presidio dell’economia nei piccoli comuni in cui rappresentano il 99,4% delle imprese extra-agricole presenti, e nel 69,2% dei piccoli comuni italiani anche la totalità dell’occupazione nel territorio.
Quanto al comparto agroalimentare, dove l’Italia è leader in Europa per numero di prodotti certificati DOP, IGP e STG, le micro imprese sono oltre il 91% delle imprese che producono IGP e quasi il 95% per le DOP, a sottolineare il ruolo di custodi di grandi eccellenze del Paese.
Sull’occupazione, oltre il 63% del totale dei lavoratori in Italia è impiegato in imprese di piccole dimensioni che si confermano importante hub anche del lavoro giovanile. Tra le micro e piccole, la presenza di imprese guidate da donne o a prevalenza femminile è superiore rispetto alle altre classi dimensionali.
Poi il tema dei brevetti: ricerca e sviluppo in chiave green sono trainate da realtà artigiane. I brevetti italiani relativi a energie alternative e gestione di rifiuti e inquinanti depositati a livello europeo da micro e piccole imprese sono oltre il 55% del totale (25% medie, 20% grandi).
Simone Bacchetta