Cronaca

249° di fondazione, festa
della Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza di Cremona ha festeggiato il 249° Anniversario della fondazione del Corpo, con una giornata celebrativa che si è aperta con la deposizione di una corona di alloro da parte del Comandante Provinciale – Colonnello Massimo Dell’Anna, unitamente al Presidente della locale sezione ANFI – alla lapide commemorativa dei Caduti del Corpo, collocata presso il cimitero civico di Cremona, per rendere omaggio e ricordare tutte le Fiamme Gialle che hanno sacrificato la loro vita per la Patria.

Le celebrazioni sono poi proseguite nella Caserma “Dino Campagnoli”, sede dei Reparti cremonesi del Corpo, alla presenza del Comandante Provinciale, dei Comandanti di Reparto, dei finanzieri in forza al Nucleo PEF, al Gruppo ed alla Compagnia di Crema.

All’evento hanno partecipato il Prefetto di Cremona e le massime Autorità provinciali civili e militari, una folta rappresentanza della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Finanzieri in congedo, nonché dei labari delle città di Cremona e Crema e della Provincia di Cremona.

Dopo la lettura del messaggio di saluto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dell’ordine del giorno speciale del Comandante Generale del Corpo, Gen. C.A. Andrea De Gennaro, il Comandante Provinciale, Colonnello Massimo Dell’Anna, ha tenuto un breve discorso nel corso della quale ha colto l’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le Autorità intervenute, alle Istituzioni ed alle Fiamme Gialle cremonesi per l’impegno quotidianamente profuso

La cerimonia si è conclusa con la preghiera del Finanziere in ricordo dei militari caduti nell’adempimento del dovere cantata dal soprano Marina Morelli, accompagnata dal maestro Giorgio Pastorelli e dalla violinista Lena Yokoyama.

La Guardia di Finanza ha dedicato, nel corso del periodo, 11 Piani operativi al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi,
truffe, malversazioni e indebite percezioni.

Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo.

Oltre 260 gli interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa pubblica, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale ed al reddito di cittadinanza, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 3 deleghe d’indagine concluse su delega della Magistratura.

Per quanto riguarda la prevenzione delle frodi in materia di PNRR, sono stati effettuati 11 interventi che hanno portato alla denuncia di 10 soggetti per compensazione di crediti inesistenti o non spettanti ed altri illeciti su crediti di imposta per un totale di 6 milioni di euro. Dall’inizio dell’anno sono stati poi stipulati due protocolli d’intesa con la Provincia ed il Comune di Cremona, per il monitoraggio e il controllo delle misure di sostegno economico, di finanziamento e di investimento previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

30 sono stati i controlli in materia di Incentivi alle imprese e altre uscite nazionali e locali, con la denuncia di 15 soggetti, con la segnalazione di oltre 2,6 milioni di euro di contributi indebitamente percepiti/richiesti e proposte di sequestro di 1,6 milioni di euro. Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Magistratura contabile per circa 700 mila euro, a carico di 9 soggetti. 202 gli interventi irregolari in materia di prestazioni sociali agevolate, di cui 187 in materia di “reddito di cittadinanza”, con la quantificazione di contributi indebitamente percepiti/richiesti per 2,6 milioni di euro di cui 1,6 in materia di “reddito di cittadinanza”.

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza
economico-finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza.

Importante direttrice dell’azione della Guardia di Finanza è quella del contrasto del riciclaggio di denaro, che rappresentata dalla massima valorizzazione delle informazioni acquisite nel corso del controllo economico del territorio. In tale ambito sono state denunciate 23 persone, per riciclaggio ed autoriciclaggio, con un riciclaggio di denaro accertato per oltre 17,5 milioni di euro, sequestri per 2 milioni di euro e proposte di sequestro per 1,7 milioni di euro. Effettuata inoltre una confisca di 4,5 milioni di euro in materia di usura.

Nel periodo descritto sono state inoltre effettuate confische definitive di beni per quasi 60 milioni di euro, nell’ambito del più grande maxiprocesso per mafia celebrato nel nord Italia, scaturito dall’indagine “AEMILIA”. Denunciati 3 soggetti per reati societari. 4 i soggetti denunciati per reati fallimentari, con un valore di distrazione accertata per oltre 700 mila euro e proposte di sequestro per oltre mezzo milione di euro.

In applicazione della normativa antimafia, sono state sottoposte ad accertamenti economico-patrimoniali 34 persone fisiche e 19 persone giuridiche ed ammonta a circa 1,4 milioni di euro il valore dei beni proposti per il sequestro, mentre sono stati confiscati beni per 12,2 milioni di euro. Inoltre, in applicazione di ulteriori strumenti normativi di aggressione patrimoniale, il valore dei beni proposti per l’amministrazione giudiziaria ammonta a 2,5 milioni di euro.

È continuata, altresì, la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale. Complessivamente sono stati eseguiti oltre 1.400 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica per le verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Sul fronte della prevenzione, i Reparti della provincia hanno proceduto all’analisi di 162 segnalazioni di operazioni sospette, inoltrate da intermediari finanziari e professionisti ai sensi della normativa antiriciclaggio. In tema di contrasto alla contraffazione e in materia di sicurezza prodotti i Reparti cremonesi hanno eseguito 34
interventi, denunciando 5 soggetti e sequestrando oltre 62.000 prodotti, contraffatti o insicuri.

Il controllo del territorio e delle vie di comunicazione che attraversano la provincia è stato assicurato, durante l’anno, da 1460 pattuglie impegnate nel servizio di pubblica utilità 117 e nel controllo economico del territorio, nonché da un dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti che vede permanentemente impegnate diverse aliquote dei reparti presenti nella provincia.

È continuata, a livello locale, l’attività di collaborazione con le altre Forze di Polizia, con le quali il Corpo, in un’ottica di continua sinergia, ha fornito il suo apporto di natura concorsuale per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, funzione divenuta ancora più significativa con la partecipazione della società sportiva calcistica Cremonese al campionato di serie A.

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